11:29:00 - 06 NOVEMBRE 2014

LEI E' LA MOGLIE DI UN PRESUNTO CAPOMAFIA, LUI UN CARABINIERE: SI PENTONO PER PAURA DI ESSERE UCCISI

E' un amore pericoloso quello che sarebbe nato tra Salvatore Musolino, carabiniere in servizio a Guardavalle, e Rosetta Costa, moglie del presunto boss Raffaele Barletta, considerato braccio destro del capomafia Carmelo Novella. A darne notizia è un articolo a firma del giornalista Ilario Filippone apparso questa mattina sul quotidiano Le Cronache del Garantista. Stando a quanto sarebbe emerso, infatti, pare che i due amanti conosciutisi proprio durante un sopralluogo effettuato dalle forze dell'ordine a casa della donna, dopo aver a lungo protetto la latitanza del marito di lei, abbiano inizato a collaborare con la giustizia per paura di essere uccisi. E' questo, infatti, quanto sarebbe saltato fuori dalla santenza del processo denominato "Appia" e riguardante gli affari illeciti dei clan Ruga e Gallace a Roma. Rosetta Costa e Salvatore Musolino, ritenuti attendibili dai magistrati, sarebbero stati ascoltati nel corso del processo ai padrini di Monasterace e Guardavalle. Rispondendo alle domande del pubblico ministero, riporta l'articolo di Filippone, la collaboratrice di giustizia avrebbe raccontato delle minacce subite a causa del suo amore per l'ex brigadiere. Una volta una voce sconosciuta al telefono le disse: " Ora siamo noi che controlliamo te e Musolino. Quello che ti sta facendo, lo faremo alle sue figlie". La pentita sospetterebbe, addirittura, dell'esistenza di una talpa alla procura di Catanzaro. Secondo una informativa dei carabinieri di Catanzaro su Rosetta Costa penderebbe una condanna a morte decisa dalla malavita. Pare, infatti, che una fonte autorevole abbia raccontato che sia stato chiesto al marito di ucciderla. Un collaboratore avrebbe rifertito, infatti, che Raffaele Barletta era stato abbandonato da tutti e che sarebbe rientrato nella 'ndrangheta solo se avesse soppresso la moglie. 

ALESSANDRA BEVILACQUA

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