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14:53:00 - 06 NOVEMBRE 2014

SABATO 8 NOVEMBRE INCONTRO SPECIALE COL VESCOVO OLIVA ALLA MADONNA DELLO SCOGLIO

POMERIGGIO DI PREGHIERA PRESSO L'OPERA MARIANA FONDATA DA FRATEL COSIMO

SABATO 8 NOVEMBRE INCONTRO SPECIALE COL VESCOVO OLIVA ALLA MADONNA DELLO SCOGLIO -

Sempre più intensa l’attività liturgica a Santa Domenica di Placanica (RC) presso l’Opera Madonna dello Scoglio, fondata da Fratel Cosimo Fragomeni circa mezzo secolo fa. Il mercoledì e il sabato, dalle ore 14.00, il programma prevede: i colloqui personali, privati, di Fratel Cosimo, con le cento persone prenotate (Fratel Cosimo incontra oltre diecimila persone, singolarmente, a colloquio privato, all’anno); la preghiera del Santo Rosario, il pio esercizio della Via Crucis; la processione con il Santissimo Sacramento; la concelebrazione eucaristica; la preghiera d’intercessione di Fratel Cosimo; la breve fiaccolata. Ogni domenica, invece, la Santa Messa viene celebrata sia alle ore 11.00 sia alle ore 16.30. Ogni primo sabato del mese, così come in occasioni particolari e/o speciali, si svolgono incontri di preghiera che vengono presieduti dal Vescovo della Diocesi di Locri – Gerace, in cui ricade l’Opera mariana riconosciuta dalla Chiesa. L’appuntamento più importante e speciale dell’anno è l’undici maggio, in cui ricorre l’anniversario della prima apparizione della Madonna. I prossimi appuntamenti sono previsti per sabato otto novembre e sabato sei dicembre e per la solennità dell’Immacolata concezione, ovvero l’otto dell’ultimo mese dell’anno. Anche in queste occasioni, accanto ai sacerdoti e a Fratel Cosimo, ci sarà il pastore diocesano che, sabato 4 ottobre, presiedendo tutte le sacre e solenni funzioni alla Madonna dello Scoglio, ha definito il luogo “Mistico” oltre che di riconciliazione con il Signore. In effetti, le code infinite presso i confessionali, testimoniano l’importanza dell’opera mariana nota in tutto il mondo. Nella propria omelia, monsignor Oliva, parlando a braccio, in modo impeccabile, ha evidenziato l’importanza di vivere nella propria vita i valori evangelici, in linea con le esortazioni di papa Francesco. Fratel Cosimo, invece, che ha elevato al Signore una preghiera di intercessione di fronte al Santissimo, esposto all’adorazione di migliaia di fedeli convenuti nel santo luogo, ha prima tenuto una evangelizzazione toccante, traendo spunto, come sempre, dalla Sacra Bibbia. L’uomo dell’ubbidienza a  Dio e alla Sua Santa Chiesa,  ha esordito citando un passo del Vangelo di Matteo (capitolo 21, versetti 42 e 43): “E Gesù disse loro: non avete mai letto nelle scritture la pietra che i costruttori hanno scartato è diventata pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi? Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti.” Fratel Cosimo ha continuato affermando:  “Proprio questa pietra che i costruttori hanno scartato se vogliamo, è Gesù Cristo; cioè, la pietra maestra, la pietra che forma l’angolo dell’edificio, la pietra che unisce e incatena i due muri, e che sopportando il peso di tutta l’intera costruzione, la tiene ben salda e congiunta. Nella lettera di S. Paolo apostolo agli Efesini al c. 2 v. 20-21 l’apostolo delle genti afferma: In Lui, cioè, in Gesù Cristo, ogni costruzione cresce ben ordinata per essere Tempio santo nel Signore; in lui anche voi insieme con gli altri venite edificati per diventare dimora di Dio per mezzo dello Spirito. Quindi, in Gesù Cristo pietra angolare, ogni costruzione cresce bene ordinata, cresce per essere Tempio santo nel Signore; e in Lui, anche noi se abbiamo Gesù Cristo come pietra angolare nella costruzione della nostra vita, insieme con gli altri veniamo edificati per diventare dimora di Dio per mezzo dello Spirito. Nelle pratiche di edificazione, di costruzione di una volta, io ricordo mio nonno ed altri ancora suoi coetanei che, quando dovevano costruire una casa, la cosiddetta pietra angolare era ed è quella che noi chiamiamo in termine dialettale: “a petra cantunera”. Detta pietra veniva posta nell’angolo con molta attenzione. Essa aveva una funzione vitale, perché l’intero edificio era allineato con essa. Il nostro fondamento dunque, come cristiani deve essere allineato correttamente con Gesù Cristo. Tutti noi come credenti in Lui dobbiamo essere edificati sul suo fondamento, misurando la nostra vita in Gesù Cristo. Essere edificati sul suo fondamento significa come dice S. Paolo nella sua lettera ai Filippesi c. 2 v. 5: Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù. Ciascuno di noi, per vivere da buon cristiano dovrebbe avere nella vita quotidiana i sentimenti di Gesù Cristo, sentimenti espressi pienamente se vogliamo, nel Santo Vangelo del Signore. Quindi, per vivere con gli stessi sentimenti di Cristo dobbiamo prendere in mano il S. Vangelo e leggerlo, non come un libro qualsiasi, ma leggerlo con attenzione e interesse, meditarlo, riflettere sulle sue parole e tutto questo ancora non basta, ma bisogna custodirlo, osservarlo, cioè: mettere in pratica nella nostra vita ciò che nel Vangelo abbiamo letto e meditato. La Parola di Dio ha un potere rigenerante, per cui, ogni uomo e ogni donna nel leggerla e praticarla può rinascere a vita nuova nel corpo e nello spirito. Sta infatti scritto nella prima lettera di Pietro c. 1 v. 23: Perché siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, cioè mediante la Parola vivente ed eterna di Dio.” Parlando, poi, delle inquietudini di questo tempo, il mistico placanichese ha detto:  “L’uomo vive nella paura, nella tensione, nell’angoscia, paura per quanto ci riserva il domani, paura di affrontare la vita, paura per tutto ciò che potrebbe succedere da un giorno all’altro. Noi, miei cari, in qualità di figli di Dio, non dobbiamo vivere nella paura, non dobbiamo preoccuparci per il domani, poiché Gesù dice nel Vangelo di Matteo al c. 6 v. 34: Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta il suo affanno. L’uomo e la donna dunque che confida pienamente in Dio, non deve temere di nulla, poiché Dio si prenderà cura di ognuno. Miei cari, mediante il timore di Dio, non della gente, e la conoscenza della sua Parola, possiamo resistere alla tentazione di sottometterci alle mode e ai capricci della vita moderna. Gesù Cristo è la nostra viva roccia, la pietra angolare del nostro edificio spirituale e materiale. Camminando in stretta comunione con Lui, saremo facilmente in grado di comprendere la superficialità, dello stile di vita volgare e frenetico tanto diffuso oggi nel mondo. Miei cari fratelli e sorelle, costruiamo, dunque, il nostro cammino sulla Pietra Angolare che è Cristo Gesù, e chiediamo alla Vergine Santissima” – ha concluso – “di aiutarci sempre affinché possiamo portare nella nostra vita abbondanti frutti per il regno di Dio”. Da evidenziare, infine, che la comunità mariana ha ricordato che prosegue la raccolta di fondi per la costruzione del Santuario chiesto dalla Beata Sempre Vergine Maria a Fratel Cosimo in uno dei Suoi messaggi e che come ha ricordato lui stesso, “Sarà degno della Madonna e di tutti i Suoi devoti”. La prima pietra della costruzione, come molti sanno, è stata benedetta da papa Francesco e posata dall’attuale arcivescovo di Reggio Calabria – Bova, già vescovo di Locri – Gerace, monsignor Morosini. I lavori sono entrati a pieno regime e chiunque volesse contribuire, rispondendo generosamente al desiderio espresso dalla Madonna, lo può fare  donando la propria offerta, intestata alla Fondazione Madonna dello Scoglio, con bollettino, sul conto corrente postale n. 1006022535, oppure con un bonifico, sul conto corrente di Poste Italiane, sempre intestato alla Fondazione Madonna dello Scoglio, il cui IBAN è: IT 76 Y 07601 16300 001006022535. Per bonifici dall'estero codice BIC/SWIFT BPPIITRRXXX. Si può anche devolvere alla Fondazione il 5x1000 delle tasse. Il codice fiscale della Fondazione Madonna dello Scoglio è 90011360808. - See more at: http://www.larivieraonline.com/lopera-madonna-dello-scoglio-santa-domenica-di-placanica#sthash.1NPmUmNL.dpuf

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