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16:36:00 - 14 NOVEMBRE 2014

CRISI: LANZETTA, SENZA IL SUD L'ITALIA NON RIPARTE

Zes strumento importate per politiche di sviluppo strategico

CRISI: LANZETTA, SENZA IL SUD L'ITALIA NON RIPARTE -

Senza il Sud l'Italia non riparte. Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Maria Carmela Lanzetta, aprendo i lavori dell'iniziativa "Le zone franche come politica di sviluppo del Mezzogiorno", durante il quale ha evidenziato limportanza del potenziamento delle Zone franche.

 

"Si apre una fase cruciale per lo sviluppo del nostro Paese e del Sud in particolare - ha rilevato il Ministro Lanzetta - È appena nata lAgenzia per la Coesione, partirà la programmazione dei Fondi europei 2014-2020. Sono anni che lo diciamo, ma credo non sia mai stato così vero come in questo momento: senza il Mezzogiorno è lItalia che non ce la fa. Se non riparte lo sviluppo, la ripresa, loccupazione al Sud, siamo tutti noi a perdere la scommessa e non possiamo più permettercelo".

 

"Perciò - ha aggiunto - serve un impegno straordinario, del governo centrale e delle amministrazioni regionali, uno scatto in avanti che deve portare ad accorciare la forbice che in questi anni si è allargata sempre di più, come hanno recentemente dimostrato i dati allarmanti del Rapporto Svimez. Tutti noi sappiamo che per la ripresa sono fondamentali gli investimenti, e i fondi strutturali europei saranno strategici in questo senso, ma occorre spenderli e spenderli bene, non disperdendo le risorse in mille microprogetti, bensì puntando su interventi strategici, su scelte intelligenti, su aree nelle quali esiste un vantaggio competitivo".

 

"In questo ambito - ha sottolineato il Ministro Lanzetta - credo sia cruciale affrontare il tema delle Zone Franche. La tematica che affrontiamo oggi infatti non è utile soltanto alla cabina di regia per la regione Calabria, in vista dellesame da parte del Parlamento della proposta di legge sulla istituzione di una Zona Economica Speciale a Gioia Tauro. Largomento assume generale rilevanza nellambito delle azioni volte ad accrescere la competitività delleconomia italiana e a sostenere i territori svantaggiati. Io, quindi, considero le Zone Economiche Speciali come strumento ulteriore di intervento nelleconomia che, insieme ad altri strumenti, deve aiutarci ad affrontare il tema dello sviluppo del Sud".

 

 

Le ZES ha sottolineato il Ministro nel suo intervento - possono essere realizzate con caratteristiche differenti, dalle quali puo dipendere il loro successo - in termini di attrazione di investimenti, aumento delloccupazione, benessere collettivo - oppure il loro fallimento. Anche sulle zone franche urbane, che il legislatore italiano ha previsto sin dal 2007, ma che sono divenute una realtà solo negli ultimi mesi, sarebbero utili ulteriori approfondimenti. Le esperienze degli altri Paesi, infatti, hanno mostrato che listituzione di aree caratterizzate da vantaggi fiscali, economici e finanziari, non è, di per sé, garanzia di sviluppo economico. Detto altrimenti, gli incentivi di carattere fiscale, da soli, non sono sufficienti a garantire il successo delle ZES. Questo dipende anche da altri fattori, come lefficienza dellapparato burocratico, la qualità delle infrastrutture esistenti, il contesto lavorativo, la situazione dei mercati. Per questo occorrono studi e valutazioni approfondite sul tema, dalle quali intende partire il nostro incontro di oggi.

 

 

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