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12:34:00 - 17 NOVEMBRE 2014

TRAGEDIA SULLA STATALE JONIO-TIRRENO: LA DINAMICA

TRAGEDIA SULLA STATALE JONIO-TIRRENO: LA DINAMICA -

Sei persone hanno perso la vita in un terrificante incidente stradale avvenuto intorno alle 14 di ieri sulla statale Jonio-Tirreno, all’altezza di Cinquefrondi, nella piana di Gioia Tauro.  Un impatto frontale violentissimo che non ha lasciato scampo a nessuno. Una strage. Ancora incerta la precisa dinamica.  Due le vetture coinvolte: una Toyota Yaris, che per il violento impatto si sarebbe spezzata in due tronconi ed una Mini Cooper. A bordo della prima vettura due uomini originari di Platì ma residenti a Locri, padre e figlio: Pasquale e Francesco Barbaro di 54 e 29 anni; sull’altra auto, invece, 4 giovanissimi di Siderno: Luigi Mory 26 anni, Figliomeni Giuseppe 27 anni, e i fratelli Gabriele e Napoleone Luciano di 23 e 31 anni. Questi ultimi pare si stessero recando a vedere la partita Rosarnese- Siderno. I due uomini di Platì, invece, sembrerebbe stessero rientrando dopo aver fatto acquisti in un supermercato della zona. Apocalittica la scena che si sono travati davanti i soccorritori una volta giunti sul posto. Cumoli di lamiere, detriti ovunque e corpi incastrati in quel che rimaneva delle automobili coinvolte rese irriconoscibili dall'impatto. Due corpi sono stati sbalzati oltre il guard-rail  precipitando da un’altezza di circa 100 metri. Uno è stato trovato appeso al guardrail. La presenza di un seggiolino e di confezioni di latte in povere in un primo momento aveva fatto temere anche che tra le vittime ci fosse anche un neonato. Fortunatamente non presente. Dai primi accertamenti pare che la Mini Cooper viaggiasse a velocità elevata. Il contachilometri lanciato sull'asfalto, pare segnasse 210km/h,  il contagiri 6mila e 500. Sul posto sono intervenute numerose pattuglie delle forze dell'ordine, personale Anas e l'elisoccorso del 118. Ci sono volute diverse ore per identificare i corpi e rimuovere i resti dalla strada. Due dei feretri si trovano adesso presso l'Ospedale di Locri, gli altri quattro all'obitorio dell'Ospedale "Santa Maria degli Ungheresi" di Polistena.
ALESSANDRA BEVILACQUA

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