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13:28:00 - 24 NOVEMBRE 2014

OLIVERIO NUOVO PRESIDENTE. LE POSSIBILI ENTRATE IN CONSIGLIO REGIONALE

OLIVERIO NUOVO PRESIDENTE. LE POSSIBILI ENTRATE IN CONSIGLIO REGIONALE -

 


E’ Mario Oliverio il nuovo governatore della regione Calabria. L’ex presidente della provincia di Cosenza ha letteralmente sbaragliato la concorrenza battendo anche le previsioni più ottimistiche. Il ritorno alle urne ha sancito la vittoria del Partito Democratico che porta a casa il 61,30% dei voti, Male Wanda Ferro di casa Forza Italia fermatasi ad un magro 23,69%. Salvo per un pelo il Ncd. Il duo con l’Udc ha raccattato un 8,71%.  Poca roba per il M5S che con il 4,95% delle preferenze resta fuori da Palazzo Campanella alla stregua de L’Altra Calabria di Domenico Gattuso ferma all’1,33%.  “ Un cosentino alla guida della Calabria per unire la Regione – ha dichiarato Oliverio poco prima delle 4 del mattina dalla sua segreteria di Cosenza. “Adesso – ha aggiunto – è l’ora di rimettere in piedi la regione e noi ce la faremo. Chiedo ai calabresi di aiutarmi in questa impresa titanica: rimettere la Calabria in piedi”. “Chiuderemo la stagione delle clientele – ha poi garantito – dobbiamo affermare in un quadro di regole la cultura dei diritti”. Entrando nel merito dei risultati elettorali la maggioranza che sosterrà Mario Oliverio quindi sarà composta da ben cinque formazioni. L’opposizione invece avrà solo tre sigle: Forza Italia che ha ottenuto il 12,40% dei consensi, Casa delle libertà (8,61%) e Ncd (6,06%). Al K.O. invece finisce l’Udc, dapprima alleato dell’ex maggioranza ora senza nemmeno una rappresentanza nel parlamentino regionale.  Lo Scudocrociato si stabilizza sul 2,70%, un dato che aiuta la coalizione "Alternativa popolare", guidata da Nico D'Ascola, di entrare in Consiglio, ma insufficiente per consentire agli stessi centristi di ottenere uno scranno in Astronave.  Il partito del neo-governatore è stato il più votato e raggiunge il 23,73% con quasi 170mila voti di preferenza. Ottima performance anche per la "Oliverio presidente", la formazione che ha raggiunto il 12,26%. Ce la fanno anche i Democratici progressisti che ottengono quasi 50mila voti ed entrano per la prima volta a Palazzo Campanella. Supera di un punto percentuale la soglia di sbarramento anche "Calabria in rete", che si attesta attorno al 5% con più di 37mila preferenze. E possono esultare anche Gianni Speranza e la sua "Sinistra", che supera la montagna del 4% e sarà rappresentata in Consiglio.
Ma il dato più clamoroso riguarda il Centro democratico. Il partito del coordinatore regionale Pietro Fuda si ferma al 3,44% e viene estromesso dalla rappresentanza in assemblea regionale. Mastica amaro anche l'ex governatore Agazio Loiero. Il suo movimento, "Autonomia e diritti", si blocca al 3,76%, a un passo dall'impresa. Chi fa peggio,è il Nuovo Cdu di Mario Tassone, che resta ben al di sotto del 4% con l'1,59%. Al momento manca una manciata di schede da scrutinare, ma è già tempo di previsioni. A  conti fatti 18 sono i seggi che andranno alla maggioranza da ripartire tra Pd, Oliverio Presidente, Democratici progressisti, Calabria in rete e La Sinistra. Per quanto riguarda i 12 seggi dell’opposizione invece 6 dovrebbero andare a Forza Italia, 4 alla Casa delle Libertà e 2 al Nuovo Centrodestra. Partendo proprio dal Ncd dovrebbero entrare di fatto in consiglio regionale Pino Gentile (10.736) voti e Giovanni Arruzzolo (5920). In merito alla Casa delle Libertà si ipotizzano i nomi di Francesco Cannizzaro 6109, Giuseppe Pedà 5009, Giuseppe Mangialavori (7029) e Giuseppe Graziano (8.971). Tra gli azzurri di Forza Italia dovrebbero passare Alessandro Nicolò (7046), Domenico Tallini (9932), Nazzareno Salerno (8980), Fausto Orsomarso, Ennio Morrone e Giacomo Mancini. In casa Pd poi passano Seby Romeo e Nicola Irto nel reggino, provincia in cui potrebbe scattare anche un terzo consigliere. Nel cosentino dovrebbe passare Carlo Guccione e Giuseppe Aieta che hanno ottenuto rispettivamente 14.504 e 8.580 voti. E ancora Tonino Scalzo e Antonio Ciconte. Probabile infine l’entrata di Francesco D’Agostino e Giuseppe Neri (democratici progressisti),  Pasquale Tripodi 5000 voti (centro democratico) e Giovanni Nucera 3315 voti(La sinistra) .


MARIA CHIARA CONIGLIO

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