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11:26:00 - 27 NOVEMBRE 2014

LA SEDE DEL GIUDICE DI PACE A CAULONIA NON PUO' CHIUDERE

ANCHE L' ORDINE DEGLI AVVOCATI DI LOCRI SCHIERATO IN DIFESA DEL PRESIDIO

LA SEDE DEL GIUDICE DI PACE A CAULONIA NON PUO' CHIUDERE -

Il Giudice di pace di Caulonia non può chiudere. E' questo, il parere unanime di 
amministratori e consiglieri di minoranza, emerso, al termine del Civico consesso, tenutosi 
poche sere fà, e  che ribadisce, nuovamente la propria opinione: la sede distaccata degli 
uffici giudiziari, che funziona ininterrotamente da 196 anni, non può essere soppressa. 
Una soppressione quanto mai inaspettata, questa, decretata dal Ministero della Giustizia, 
lo scorso 10 novembre, dopo che lo stesso organo di governo, già precedentemente, nel 
marzo 2013, aveva valutato positivamente la richiesta avanzata dal Comune di cauloniese. 
'Un decreto ministeriale, quello del 10 novembre scorso- si legge nel documento 
approvato all' unanimità dal Consiglio comunale di Caulonia- in palese contrasto con la 
legge 162/ 14 di conversione del decreto legge'. Una decisione che pare, inconprensibile, 
questa di chiudere la sede del Giudice di pace, se si considera che, stando agli atti, il 
Municipio si era impegnato a sostenere le spese per il funzionamento dell' ufficio e l' 
erogazione del servizio di giustizia. Il Comune forniva i locali, sosteneva i costi di 
mantenimento e ha trovato il personale, opportunamnete formato, da impiegare nel 
presidio. Una battaglia che trova  appoggio anche dall' Ordine degli avvocati del Foro di 
Locri, che si è ditto disposto assieme al Consiglio forense a supportare l' ente in qualsiasi 
azione diretta a tale scopo.

Piera Galluzzo

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