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11:17:00 - 29 NOVEMBRE 2014

BIVONGI: I CONSIGLIERI LEOTTA E VALENTI RISPONDONO AL SINDACO SULLA QUESTIONE 'RINEGOZIAZIONE MUTUI'

BIVONGI: I CONSIGLIERI LEOTTA E VALENTI RISPONDONO AL SINDACO SULLA QUESTIONE 'RINEGOZIAZIONE MUTUI' -

Nell’intervista rilasciata dal Sindaco alla Vostra emittente non riusciamo a comprendere la tardiva risposta che evidenzia “sorpresa e dispiacere”  dello stesso nel leggere gli articoli di stampa a seguito del Consiglio comunale del 20 novembre, avente ad oggetto “rinegoziazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti” in quanto negli stessi articoli viene riportato quanto da Noi Consiglieri già detto in Aula che è peraltro allegato ai verbali della delibera e disponibile sul sito web del Comune e del gruppo.
Si parla impropriamente di risparmio e convenienza dell’Ente quando con la rinegoziazione di debiti per 800.000 euro circa, aumenterà il debito per interessi di centinaia di migliaia di euro a carico dei bivongesi, rimandandoli a scadenza nel 2044, questo si,  significa “prendere in giro la gente dicendo falsità!”
Vogliamo ricordare ai pochi che non lo sapessero che il gruppo consiliare “Bivongi al Futuro” rappresentato da Ivan Leotta ed Emanuele Valenti, si è insediato nel maggio del 2012 e non siede in Consiglio comunale dal 1989 come il sindaco Felice Valenti, il quale è stato prima Consigliere comunale, per due volte sindaco e dieci anni vicesindaco, ragione per la quale se qualcuno ha responsabilità sul passato questi, in larga parte e per lunghissimi anni, è proprio Valenti, lo stesso che nell’ultimo quarto di secolo  contraeva e rinegoziava mutui!
 Il Sindaco è bravo nel rivendicare finanziamenti (talvolta non suoi) e dare i numeri anche se spesso e volentieri gli stessi risultano inattendibili.  Da dove ha attinto il dato che il 99% dei comuni italiani ricorre alle rinegoziazioni?
La percentuale di indebitamento del comune come attestato dall’Ufficio di ragioneria nel 2002 era del 12,47%, nel 2012 prima dell’insediamento dell’attuale Amministrazione si attestava al 7,55 % quindi, le precedenti rinegoziazioni sono servite a far rientrare la percentuale entro la soglia dell’8%. L’attuale Amministrazione riuscirà ad abbattere il debito dal 7,55% al 6 o al 5% oppure richiederà nuovi prestiti?  Nel 2017, a fine consiliatura, tireremo le somme.   
Ricordiamo altresì che, nel Consiglio comunale del ventisei luglio 2014 allorquando furono depennate dal piano triennale delle opere pubbliche gli impianti sportivi (€200.000), l’isola ecologica (€200.000) ed il Centro di Alta Formazione (€70.000) il Sindaco asserì che secondo i suoi calcoli gli impianti sportivi si sarebbero potuti realizzare comunque, e sarebbero stati realizzati anche con il parere sfavorevole del revisore contabile.  Le domande a questo punto nascono spontanee: perché ricorrere alla rinegoziazione dei mutui se non ve ne era una stringente necessità?  Che fine ha fatto il Centro di Alta formazione non reinserito - e nemmeno menzionato nell’ultimo Consiglio- nel piano delle opere pubbliche, il quale prevedeva le spese di arredo e logistica per la realizzazione di un call center?
Infine, giusto per tornare alla politica possiamo riscontrare dai dati elettorali e dalle dichiarazioni rese in Consiglio che il Sindaco si conferma uomo per tutte le stagioni, infatti, dopo aver esaltato ed osannato le gesta di Peppe Scopelliti ed averlo votato e fatto votare alle elezioni politiche 2013 ed europee 2014 ora si autodefinisce placidamente renziano!

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