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18:35:00 - 29 NOVEMBRE 2014

Usura. Gratteri: 'meglio il fallimento che finire in mano agli usurai'

Usura. Gratteri: 'meglio il fallimento che finire in mano agli usurai' -

"Meglio il fallimento per un commerciante o un imprenditore, che finire in mano agli usurai.
Se fallisce, può ripartire da zero. Se finisce nella rete dell'usura, non ne esce mai, è come un tossicodipendente". Lo ha affermato il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, durante il suo intervento a Firenze a un convegno all'università in cui è stato presentato il rapporto sul fenomeno criminale nella provincia. Gratteri ha distinto la natura criminale del cosiddetto 'usuraio di quartiere' da quella dell'usura sistematicamente praticata dalle organizzazioni mafiose come "metodo rozzo per riciclare denaro", e infiltrare l'economia mirando a rilevare attività commerciali impegnando gli ingenti capitali di cui dispongono, soprattutto grazie al traffico di stupefacenti.
In generale, Gratteri ha evidenziato che "purtroppo c'è poca sensibilità nei confronti di questo reato che invece è terribile e ha dei risvolti anche di natura psicologica, perché non è tanto solo il fatto che l'usurato perde il patrimonio, ma soprattutto perde la serenità, la dignità, l'amore della moglie e il rispetto dei figli. Ci si trova davanti a un altro uomo, a un pugile suonato a cui arrivano minacce di notte e vengono terrorizzati i familiari finché non cederà tutto alle organizzazioni mafiose e criminali".
Gratteri ha elogiato moltissimo il "ruolo dei centri di ascolto antiusura" promossi dalle associazioni di volontariato "capaci di cogliere il lato psicologico dell'usurato che ormai è come un tossicodipendente, un pugile suonato. L'usurato va preso per mano". "I centri di ascolto - ha anche detto - sono importanti anche da un punto di vista investigativo e mi auguro anche che la politica stia vicino a questi centri".

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