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11:50:00 - 12 DICEMBRE 2014

CGIL E UIL IN SCIOPERO CONTRO LE POLITICHE DEL GOVERNO RENZI. MANIFESTAZIONI ANCHE A REGGIO, COSENZA E CATANZARO.

CGIL E UIL IN SCIOPERO CONTRO LE POLITICHE DEL GOVERNO RENZI. MANIFESTAZIONI ANCHE A REGGIO, COSENZA E CATANZARO.  -

Giornata di mobilitazione anche in Calabria a causa dello sciopero generale di otto ore indetto da Cgil e Uil per protestare contro le politiche del governo Renzi a partire dal JobsAct e dalla legge di stabilità. Tematiche queste alle quali in Calabria si aggiunge la vertenza sugli ammortizzatori sociali, sul futuro dei precari, Lsu/Lpu, che dalle prime ore di stamane stanno manifestando su tutto il territorio regionale. A livello nazionale sono 54 le manifestazioni organizzate dalle due confederazioni, tre di queste hanno preso vita in Calabria, a Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria. La giornata di stop riguarda tutti i settori: dalla scuola ai trasporti, dalla sanità agli uffici pubblici. Ad incrociare le braccia quindi sono stati lavoratori sia pubblici che privati. Nel trasporto ferroviario lo sciopero termina alle 16 per il personale viaggiante e addetto alla circolazione; mentre per il personale addetto alle attività di ristorazione e pulizia, nonché quello delle imprese ferroviarie merci private lo stop continua sino alle 17. Per quanto riguarda invece bus e tram le fasce orarie variano da città a città.
Nel trasporto aereo il personale navigante delle compagnie e gli addetti alle attività operative degli aeroporti terranno le braccia incrociate sino alle 18. 8 ore di fermo anche nelle autostrade e nei porti e poi nella pubblica amministrazione e nella scuola. Mentre la leader della Cgil Susanna Camusso stamane ha protestato a Torino in contemporanea alla manifestazione tenutasi a Roma e alla quale ha invece presenziato il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo; anche i calabresi oggi sono scesi in piazza da Reggio a Cosenza. “Le due sigle sindacali – si legge in una nota – hanno lavorato in queste settimane soprattutto per favorire l’astensione dal lavoro anche da parte dei calabresi”, cittadini che alla luce del gran numero di adesioni registrate in occasione della protesta odierna, stanno dimostrando di voler fare la propria parte opponendosi alle politiche messe in atto dal governo e ritenute sostanzialmente incapaci di risollevare le sorti dell’intero territorio nazionale e della Calabria, povera di lavoro, servizi e prospettive.

MARIA CHIARA CONIGLIO  

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