10:24:00 - 16 DICEMBRE 2014

ROCCELLA J.: POLEMICA DOPO L'AFFISSIONE DEL MANIFESTO CONTRO L'OPERATO DELL'ATTUALE AMMINISTRAZIONE

Aria di polemica a Roccella Jonica. Dove lo scorso 13 dicembre è stato affisso nelle vie cittadine un manifesto dal titolo "Una lenta inesorabile agonia". Nella stessa data è stato anche diffuso dal Blog Internet "Roccella Siamo anche noi". Il manifesto murale sarebbe riconducibile secondo Vincenzo Bombardieri alla lista "Roccella Bene Comune", il cui simbolo è anche riprodotto in testa alla pubblicazione. Dopo aver polemizzato con l'Amministrazione Comunale, disegnando un quadro di scelte, effettuate dalla stessa ed etichettate come "legate a logiche esclusivamente clientelari", gli autori hanno inserito un riferimento all'incarico di legale affidato dalla "Jonica Multiservizi Spa" all'avvocato Vincenzo Bombardieri "per decine di migliaia di euro all'anno pagati dai cittadini". Espressioni che per Bombardieri sarebbero false e miranti a ledere  gravemente la sua onorabilità. Dalla lettura del testo si evince come i redattori  insinuino che il quadro nel quale sarebbe stato conferito l'incarico sarebbe stato privo di procedure trasparenti. Sulla questione Vincenzo Bombardieri ha reso pubblico come  il compenso, per la parte certa, ammonti a €. 4.320,00 annui, pari a €. 360,00 mensili e non alle "decine di migliaia di euro all'anno" decantate dagli autori del manifesto. "Dal 1999 e sino al maggio 2014, scrive Bombardieri in un comunicato di replica, ho ricoperto il ruolo di Consigliere comunale ed Assessore del Comune di Roccella Jonica. Oggi sono un libero cittadino ed un professionista che, seppure impegnano in politica, non esercita alcun ruolo istituzionale. Ho, pertanto, ritenuto necessario tutelare la mia onorabilità contro affermazioni del tutto false, gratuite, che nulla hanno a che vedere con l'ordinario svolgersi della polemica politica tra parti contrapposte. Ho, pertanto, sporto querela nei confronti dei responsabili della lista "Roccella Bene Comune", nonchè di coloro che hanno ordinato il manifesto che mi offende, nonchè nei confronti di tutti coloro cui sia riconducibile una responsabilità per aver pubblicato, promosso, avallato tale scritto".

ALESSANDRA BEVILACQUA  

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