Che la Fontana di Trevi fosse in fase di restauro, ormai è cosa nota, ma che anche l'
Università della Calabria parteciperà al progetto di rimessa a nuovo del prezioso
monumento, forse non lo era altrettanto. Al gruppo di ricerca del rettore, Gino Crisci,
ordinario di Petrografia all'Unical, il compito di realizzare le indagini diagnostiche e
garantire la conservazione dell' opera, con l' utilizzo di nanoparticelle di titanio, dopate con
argento, con effetto biocida. Uno dei problemi più grossi della Fontana romana, infatti, è la
presenza di microrganismi , dovuti all' acqua, spiega Mauro La Russa, ricercatore presso il
Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra. Venerdeì scorso, il primo,
sopralluogo, per stabilire le indagini da eseguire sui campioni prelevati. Indagini che, per
orgoglio di ricerca, tutto nostrano, saranno effettuate proprio nei laboratori del Di
Biologia, tra i migliori in Europa per dotazione di strumentazioni e apparecchiature. Data di
inizio lavori è prevista per gennaio, analizzando, una piccola sezione della Fontana, per
osservare le reazioni del monumento, al prodotto. Un bel traguardo, questo, per l' Unical,
che si guadagna una sfera di competenze specifiche raggiunte, a livello nazionale.
Piera Galluzzo