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12:04:00 - 18 DICEMBRE 2014

PENA RIDOTTA ALL' OMICIDA CHE ACCOLTELLO' E BRUCIO' VIVA FABIANA

PENA RIDOTTA ALL' OMICIDA CHE ACCOLTELLO' E BRUCIO' VIVA FABIANA -

Riformato il verdetto di primo grado a carico del diciassettenne, Davide Morrone, che il 24 maggio 2013 a Corigliano, accoltellò brutalmente, e poi uccise, bruciandola viva con una tannica di benzina, l’ex fidanzatina, Fabiana Luzzi. I magistrati, hanno accolto, parzialmente, le richieste dei legali difensori del ragazzo, riconoscendogli, la seminfermità mentale. Non ci sarebbe stata premeditazione, secondo i giudici, che hanno così ridotto a 18 anni, la pena per Morrone, ora maggiorenne. Davide Morrone, che, dopo due tentativi di suicidio, lasciò il carcere minorile piemontese dov’ era detenuto, già in primo grado, era stato condannato a 22 anni di reclusione; pena confermata, ieri, nel processo d’appello, dalla pubblica accusa. Sono delusi, Mario e Rosa Luzzi, i genitori di Fabiana, che hanno contestato la decisione dei giudici di secondo grado, di Catanzaro. Difficile dare un nome al dolore, in questa ennesima vicenda di violenza, ormai, scritta nella memoria collettiva calabrese. Resta, la fotografia di una giovanissima ragazza, che ha lottato per strappare dalle mani del suo aggressore, la tannica di benzina che l’ha uccisa, ad ingentilire una bara bianca.


Piera Galluzzo


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