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16:16:00 - 24 DICEMBRE 2014

Natale:mons.Oliva a detenuti, lasciate dietro spalle peccato

Natale:mons.Oliva a detenuti, lasciate dietro spalle peccato                                -

Natale:mons.Oliva a detenuti, lasciate dietro spalle peccato





            

    Possa essere

questo Natale anche per voi una festa di luce, quella luce che

rischiara il vostro cuore e vi dona la forza di andare avanti

lasciando dietro le spalle le tenebre dell'errore e del

peccato". Lo scrive il vescovo della Diocesi di Locri - Gerace,

mons. Francesco Oliva, in un messaggio inviato singolarmente ad

ogni detenuto del carcere di Locri in occasione del Natale.

   "Ho colto le vostre sofferenze e disagi. Ora, come pastore di

questa Chiesa - prosegue - desidero farvi pervenire il mio

saluto e la mia vicinanza. So che il vostro non può essere un

Natale come desiderate, ma accoglietelo come una prova da

superare, un'opportunità di riflessione. Il Signore che viene è

il Dio che si fa vicino a tutti, in particolare a quanti, come

voi, vivono una situazione difficile e pesante. Natale è

lasciarsi incontrare da lui, affidarsi a lui, mettersi nelle sue

mani, accettare senza imprecare questo tempo come occasione di

rinnovamento per recuperare quella pace interiore che può darvi

la forza di rialzarvi".

   Mons. Oliva ha inviato anche un Messaggio di auguri alla

comunità diocesana attraverso il nuovo sito www.diocesilocri.it.

"Questo annuncio del Natale, per me il primo come Pastore di

questa Chiesa di Locri-Gerace - scrive il presule - ci dispone

alla tenerezza, quella di una vita che nasce e si affida

all'amore di chi l'accoglie. E' accaduto a Betlemme, al Bambino

di nome Gesù. Accolto dalla vergine Madre e da Giuseppe, dai

pastori che vegliavano. Ma, ahimè, anche rifiutato da chi,

maldisposto, come Erode vede in lui un antagonista ai propri

sogni di potere e perbenismo, di prepotenza ed arroganza. Natale

è incontro col Signore, e perciò pace, amicizia,

riconciliazione. Il Signore che viene entra nella vita, nel

mondo, persino dove c'è odio, discordia ed ingiustizia. Egli

vuole rifare tutto nuovo: il mondo, la vita, le relazioni, gli

affetti, il cuore. Con Lui tutto può (deve) cambiare".

   "Auguri a tutti - conclude mons. Oliva - agli uomini e alle

donne che Dio ama, alle famiglie, ai bambini, ai giovani, ai

lavoratori e a quanti desiderano un lavoro, agli emigrati ed

immigrati, ai poveri, agli ammalati e sofferenti, agli anziani e

abbandonati, a quanti sono oppressi dall'angoscia di una vita

stanca e senza senso". 

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