12:16:00 - 10 GENNAIO 2015

OPERAZIONE FIORE CALABRO: CONTINUANO LE RICERCHE DI ANTONIO DOMENICO MOLLICA

Due uomini originari di Africo in manette, un altro braccato dalle forze dell'ordine e un sequestro preventivo di immobili per un valore complessivo di quasi 100 milioni di euro. E' questo il risultato dell'operazione condotta ieri dalla Dda romana contro esponenti delle cosche di Africo collegate alle famiglie Palamara- Scriva- Mollica- Morabito. Denominata "Fiore calabro"  l'operazione è stata eseguita nella provincia di Roma. Sono stati arrestati Antonio Scriva e Domenico Morabito mentre è ricercato Antonio Domenico Mollica, per gli inquirenti pezzo da novanta delle "’ndrine". I tre farebbero parte di uno storico cartello calabrese che contrapposto ad altre famiglie, negli anni '80, provocò una faida che vide cadere ammazzate oltre 50 persone. A fine anni '80, i presunti boss si sarebbero insediati stabilmente a nord di Roma infiltrandosi nel tessuto civile e imprenditoriale. Tra i beni sequestrati  dai poliziotti: appezzamenti di terreni, una boutique al Trionfale, un negozio di ottica a Morlupo e un forno. Non solo: l’operazione di polizia è stata denominata ”Fiore Calabro” perchè, secondo gli investigatori, le famiglie finite nell’inchiesta detenevano il monopolio del mercato dei fiori che gravitava intorno al cimitero di Prima Porta. "Non era possibile vendere fiori nella zona senza entrare in società con la 'ndrangheta", ha, infatti, sottolineato un investigatore nel corso della conferenza stampa. Un altro dato: i calabresi arrestati, sempre secondo la polizia, hanno precedenti penali per mafia, omicidio, armi e sequestro di persona. Il loro potere non era diminuito neppure con il trasferimento a Roma ma, sempre a detta degli inquirenti, erano così potenti da volere riaprire la 'locale' di Motticella, in provincia di Reggio Calabria. Per 'locale' gli ndranghetisti intendono una vasta zona controllata in modo capillare e militare dai boss.

ALESSANDRA BEVILACQUA

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