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11:51:00 - 14 GENNAIO 2015

TERRORISMO: LA MOSCHEA DI SELLIA MARINA NEL MIRINO DEGLI 007

TERRORISMO: LA MOSCHEA DI SELLIA MARINA NEL MIRINO DEGLI 007 -

Secondo fonti dell'intelligence italiana anche in Calabria sarebbe alto l'allarme terrorismo.  L'attenzione dei nostri 007, in particolare sarebbe rivolta anche alla moschea di Sellia Marina. Il centro ionico catanzarese potrebbe, infatti, per l'intelligence essere un luogo di culto sensibile rispetto alla diffusione di ideologie dell'estremismo islamico.  Stando ad una relazione presentata al governo italiano sarebbero in totale sette i centri di culto a rischio in Italia. Ai margini di questi centri di preghiera, secondo i servizi segreti, potrebbero trovarsi nicchie di oltranzismo ideologico-religioso sensibili alla propaganda dell'Isis. Alla luce di tutto ciò il prefetto di Catanzaro ha convocato prontamente una riunione di coordinamento per mettere a punto una linea di difesa preventiva, insomma una sorta di monitoraggio, in attesa di avere notizie più defeniti dai servizi segreti italiani.  Proprio il piccolo magazzino a pochi passi dalla Statale 106 di Sellia era finiti al centro dell'attenzione nel gennaio 2011, quando la Polizia arrestò tre extracomunitari appartenenti alle comunità islamiche del catanzarese e del lametino nell'ambito di una operazione coordinata dalla procura della Repubblica di Catanzaro con la Polizia Postale di Roma. A finire in manette furono l'imam della comunità marocchina di Sellia Marina, il figlio ed una terza persona. Secondo l'accusa, i tre utilizzavano internet per procurarsi e diffondere materiale multimediale ai fini della propaganda per terrorismo, attività di addestramento all'uso di armi ed esplosivi e sabotaggio di apparati informatici. 
La  Procura di Catanzaro, lo scorso mese di luglio, li ha scagionati, chiedendo al gip di archiviare il caso finito anche con un risarcimento di 180mila euro per ingiusta detenzione perchè “il terrorismo virtuale non è reato”. Tuttavia nello scorso mese di aprile il giovane figlio dell'imam è morto, almeno secondo le ricostruzioni, in un bombardamento in Siria mentre combatteva la sua guerra santa contro gli infedeli cristiani ed è entrato, così, nella lista degli 'jihadisti d'Italia' morti in battaglia, mentre suo padre, dopo la vicenda giudiziaria, continua a guidare la comunità islamica selliese.
ALESSANDRA BEVILACQUA

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