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17:38:00 - 17 GENNAIO 2015

ROCCELLA JONICA: DECINE DI CANI E GATTI PER LA BENEDIZIONE DI SANT'ANTONIO ABATE

ROCCELLA JONICA: DECINE DI CANI E GATTI PER LA BENEDIZIONE DI SANT'ANTONIO ABATE -

Sant' Antonio abate, detto anche sant'Antonio del Fuoco, fu un eremita egiziano, considerato il fondatore del monachesimo cristiano e il primo degli abati. Sant'Antonio è invocato in Occidente come patrono dei macellai e salumai, dei contadini e degli allevatori e come protettore degli animali domestici. Solitamente è raffigurato con accanto un maiale che reca al collo una campanella. Oggi la Chiesa lo celebra. Il 17 gennaio, infatti, è tradizionalmente dedicato alla benedizione degli animali e delle stalle che vengono, così, posti sotto la protezione del santo. La tradizione deriva dal fatto che l'ordine degli Antoniani aveva ottenuto il permesso di allevare maiali all'interno dei centri abitati, poiché il grasso di questi animali veniva usato per ungere gli ammalati colpiti dal fuoco di Sant'Antonio.  In molti comuni, si usa accendere dei falò che hanno funzione purificatrice e fecondatirice, come di fatti è simbolo il fuoco, che segna il passaggio dall'inverno e dalle giornate più buie verso la primavera. Le ceneri, poi, raccolte vengono tenute come simbolo per allontare le malattie. Secondo una leggenda del Veneto la notte del 17 gennaio gli animali possono parlare. Durante questo evento i contadini si tenevano lontani dalle stalle, perché udire le greggi parlare sarebbe stato di cattivo auspicio. Ed è proprio in occasione di questo appuntamento cristiano che, questo pomeriggio, anche la piccola chiesetta del rione Sant'Antonio di Roccella Jonica ha  voluto ripercorrere la tradizione.  Sul sagrato della piccola chiesa parrocchiale, si è svolta, quindi, la tradizionale benedizione. Decine le persone che hanno portato i loro animaletti domestici, soprattutto cani e gatti, per ricevere dal parroco la benedizione.
INTERVISTE VISIBILI ALL'INTERNO DI TG NEWS

ALESSANDRA BEVILACQUA

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