11:12:00 - 19 GENNAIO 2015

21 ANNI DALL' OMICIDIO FAVA E GAROFALO, L' ATTACCO CHE DIEDE INIZIO ALLE STRAGI MAFIOSE DEL '90

TRATTATIVA STATO- MAFIA, LE INDAGINI: COSA NOSTRA E 'NDRANGHETA COLLABORARONO

Una telefonata anonima diede inizio al periodo delle stragi mafiose, che tutti ricordano come: trattativa Stato- mafia. Era 18 gennaio del ‘94, quando due carabinieri, Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, vennero assassinati a Scilla. A sparare, furono due giovanissimi, che all’ epoca dei fatti erano poco più che adolescenti. I due, furono, subito condannati in via definitiva. Oggi, a 21 anni da quella tragedia, l’ Italia ricorda, quell’ agguato, che fu ufficialmente, ‘non programmato’, anche se, la sera di quel 18 gennaio, a poche ore dal delitto, una telefonata anonima al comando intermedio dei Carabinieri annunciava: ‘questo non è che l’ inizio della tragedia del terrore’. Parole, pesantissime, a cui però, nessuno diede peso. Scattò la caccia agli assassini, ma quel fatto, non rimase il isolato: preceduto dalla strage di Saracinello, periferia sud di Reggio Calabria, nel dicembre del ’93, quando una raffica di mitra, esplose contro una pattuglia del nucleo radio mobile dell’ Arma, da cui, miracolosamente, i carabinieri uscirono illesi; e a sole due settimane dall’ eccidio di Scilla, sempre a Saracinello, un altro attentato verso l’ auto, su cui viaggiavano due uomini delle forze dell’ ordine. Dai molti elementi emersi dalle indagini e i fascicoli aperti in Sicilia e Calabria, Nomi, volti, parentele, collaborazioni tra cosa nostra e ‘ndrangheta tutto sembrerebbe riconducibile alla trattativa Stato- mafia.

Piera Galluzzo

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