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18:17:00 - 21 GENNAIO 2015

RITORNANO IN ITALIA 5361 REPERTI ARCHEOLOGICI PROVENIENTI ANCHE DALLA CALABRIA

RITORNANO IN ITALIA 5361 REPERTI ARCHEOLOGICI PROVENIENTI ANCHE DALLA CALABRIA -

Recuperati dalla città svizzera di Basilea e restituiti al patrimonio culturale italiano 5.361 reperti archeologici - per un valore complessivo di circa 50 milioni di euro - provenienti da scavi clandestini in Calabria, Puglia, Sicilia, Sardegna, di epoca compresa tra il VIII secolo a.C. e il III secolo d.C.. Reperti che, secondo quanto affermato dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, dovrebbero tornare nei luoghi di provenienza.
"È il recupero più grande della storia per quantità e qualità. Un tesoro archeologico rubato nel tempo da spregiudicati trafficanti", ha affermato Mariano Mossa, Comandante Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (Tpc) nel corso della conferenza stampa indetta presso il Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano, di presentazione dei reperti. Alla conferenza hanno preso parte il ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, il p.a. Giancarlo Capaldo, l'ambasciatore svizzero in Italia Giancarlo Kessler, Mariarosaria Barbera soprintendente per i beni archeologici di Roma.
Una restituzione "storica", avvenuta in seguito ad una complessa vicenda giudiziaria internazionale recentemente conclusesi nel territorio elvetico.
"L'unica soluzione per debellare e contenere il fenomeno - ha detto Capaldo - è la collaborazione tra soggetti che si dedicano alla tutela del patrimonio culturale. Sono beni di inestimabile valore sia artistico e che storico che ora sono tornati a casa".
"La giornata di oggi è stata possibile grazie al lavoro di molte istituzioni che voglio ringraziare - ha affermato il ministro Franceschini - Siamo di fronte ad una grande prova di efficienza ed eccellenza. Nel nostro Paese siamo abituati molti a parlare di quello che non va ma quando ci sono eccellenze eccezionali bisogna darvi risalto. Ci sono persone che vengono qui a formarsi. Il ritrovamento di oggi è il più grande ritrovamento di sempre, frutto di un'operazione lunga che ha portato ha risultato straordinario. Credo che questi pezzi debbano tornare nei luoghi di provenienza perché penso che dobbiamo valorizzare tutto il nostro Paese non solo alcuni luoghi. Il nostro è Paese che è un museo diffuso per lo straordinario patrimonio che abbiamo". 

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