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12:05:00 - 27 GENNAIO 2015

27 GENNAIO 1945: QUANDO SI SPALANCARONO LE PORTE DELL'INFERNO

27 GENNAIO 1945: QUANDO SI SPALANCARONO LE PORTE DELL'INFERNO -

“Shoà ” , una parola che entrata nell’uso comune ma che probabilmente non comprenderemo mai abbastanza. Significa letteralmente “tempesta devastante” e per estensione “sciagura; quella sciagura che fra il 1939 e il 1945 fece  6 milioni di morti;  ebrei, e non solo, vessati, umiliati, schiavizzati e uccisi in nome di una follia chiamata nazismo. Alla base dello sterminio vi fu un’ideologia razzista e antisemita che affondava le sue radici nel 19° sec. e che i nazisti, a partire dal libro Mein Kampf di A. Hitler posero a fondamento del progetto di edificare un mondo ‘purificato’ da tutto ciò che non fosse ‘ariano’.

Alla ‘soluzione finale’, ovvero l’operazione di sterminio, si arrivò attraverso un processo di progressiva emarginazione degli Ebrei dalla società tedesca che vede le sue tappe più terrificanti nelle leggi di Norimberga del 1935, che legittimarono il boicottaggio economico e l’esclusione sociale dei cittadini ebrei  e nella cosiddetta ‘notte dei cristalli’ del novembre 1938, quando in tutta la Germania le sinagoghe furono date alle fiamme e i negozi ebraici devastati. Poi, purtroppo il tutto subì una tragica accelerazione: la  “questione ebraica” andava risolta e velocemente, attraverso lo sterminio. Ebrei,dissidenti,zingari, omosessuali vennero prima ‘ghettizzati’, cioè isolati in appositi quartieri delle città, e in seguito deportati nei campi di concentramento e di sterminio. Auschwitz, Treblinka, Dachau, Bergen,Mauthausen nomi che non meritano ulteriori spiegazioni. Oggi 27 gennaio si cerca di ricordare quell’orrore, quella mattanza folle e assurda . Oggi si ricorda quel 7 gennaio 1945 quando la Prima Armata del Fronte Ucraino spalanca le porte dell’inferno, spalanca le porte di Auschtwitz.

Oggi si dovrebbe ricordare al di là delle immagini in bianco in nero, al di là di quei volti scarni in ed emaciati, al di là delle divise bianche e nere a righe. Bisognerebbe ricordare al di là della retorica che non fa mai bene.

Tante le iniziative oggi a livello nazionale e locale: incontri, commemorazioni, mostre, ma l’associazione nazionale partigiani ha espresso il proprio rammarico sottolineando come nella nostra provincia, pare, la giornata della memoria verrà largamente ignorata.

 

ANNA LAURA TRINGALI

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