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10:16:00 - 29 GENNAIO 2015

ARRESTATO IL LATITANTE DOMENICO ANTONIO MOLLICA: ERA NASCOSTO IN UN SOLAIO

ARRESTATO IL LATITANTE DOMENICO ANTONIO MOLLICA: ERA NASCOSTO IN UN SOLAIO -

E' stato arrestato dalla polizia vicino a Roma Domenico Antonio Mollica, latitante da venti giorni. Il quarantasettenne era sfuggito all'esecuzione della misura cautelare il 9 gennaio nell'ambito dell'operazione sulla 'ndrangheta "Fiore Calabro", coordinata dalla Dda di Roma e che ha portato al sequestro di beni per 100 milioni di euro e all'arresto di altre due persone, ovvero Placido Antonio Scriva e Domenico Morabito. I tre, considerati elementi di vertice delle famiglie di ‘ndrangheta dei Palamara-Scriva-Mollica-Morabito, insediatisi e operanti nella provincia di Roma, sono accusati di intestazione fittizia di beni aggravata dal metodo mafioso “ovvero dall'aver commesso il reato per favorire” la 'ndrangheta operante in Calabria e nella Capitale per il controllo delle attività illecite sul territorio. Mollica è stato trovato dagli agenti della Squadra mobile di Roma in un bunker, realizzato nel sottotetto della sua abitazione, una palazzina in provincia di Roma. L'accesso al sottotetto era camuffato all'interno di un armadio a muro, nel pannello superiore del quale c'era una botola da dove il ricercato è uscito calandosi con una corda. Nel sottotetto la polizia ha scoperto un locale, scaldato dalla canna fumaria, dove c'erano un giaciglio, acqua, documenti e un santino con l'immagine della Madonna di Polsi. Quando all'alba gli agenti della Squadra Mobile di Roma hanno bussato alla porta di casa, di Mollica non c'era traccia; i poliziotti però, convinti della sua presenza, hanno chiesto la collaborazione dei vigili del fuoco per esplorare eventuali intercapedini. L'attenzione si è concentrata subito sul sottotetto dell'appartamento perché, pur non avendo vie d'accesso, presentava prese d'aria esterne. Così, appena hanno iniziato ad abbattere il solaio, si è sentita una voce dire "Scendo, scendo", e per il latitante sono scattate le manette. 
ALESSANDRA BEVILACQUA

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