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11:49:00 - 31 GENNAIO 2015

BRUXELLES: LA CALABRIA RISCHIA DI PERDERE I FONDI

BRUXELLES: LA CALABRIA RISCHIA DI PERDERE I FONDI -

La Calabria, per i suoi ritardi nella gestione dei rifiuti e nell'aggiornamento del piano che risale al 2007, rischia di perdere anche i fondi Ue per il periodo 2014-2020. E' l'allarme lanciato dall'eurodeputata pentastellata Laura Ferrara, che ricorda che per poter beneficiare dei finanziamenti di Bruxelles occorre una pianificazione che sostenga in primo luogo la raccolta differenziata e il riciclo. La Regione Calabria, invece, afferma Ferrara, propone una rimodulazione del Piano di gestione dei rifiuti che prevede di raggiungere una percentuale di raccolta differenziata pari al 32,6% anziché del 65%, e un nuovo scenario organizzativo e impiantistico regionale per diminuire la percentuale dei rifiuti da conferire in discarica senza indicare date certe. "I ritardi atavici" della Calabria, accusa l'europarlamentare del M5S, "rischiano di accumularsi ulteriormente, visto che a due mesi dal rinnovo del Consiglio Regionale ad oggi non si conosce ancora a chi sarà affidata la delega all'ambiente".
L'Ue intanto, continua Ferrara, ha avviato un'indagine e rimane in attesa di risposte dalle quali dipenderanno le sorti della futura programmazione. "Come Movimento 5 Stelle non ci aspettiamo prese di responsabilità per il fallimento dalla vecchia amministrazione, ci saremmo aspettati invece un cambio di rotta, anzi 'di verso' dal nuovo Presidente del Consiglio Regionale", aggiunge l'eurodeputata. Il commissario all'ambiente Karmenu Vella, infatti, ha risposto all'interrogazione presentata dal M5S sottolineando che l'esecutivo Ue "è pienamente consapevole dei problemi relativi all'attuazione della legislazione Ue sui rifiuti che la regione deve affrontare", annunciando una verifica. Vella ha anche ricordato che gli investimenti futuri di fondi Ue della politica di coesione nella gestione dei rifiuti dovranno avvenire "sulla base dei piani di gestione e programmi di prevenzione dei rifiuti nazionali e/o regionali". La Calabria, conclude l'eurodeputata, resta quindi una "sorvegliata speciale".

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