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12:36:00 - 31 GENNAIO 2015

'MINOTAURO': PROPOSTO IN CASSAZIONE L'ANNULLAMENTO DELLE 51 CONDANNE

'MINOTAURO': PROPOSTO IN CASSAZIONE L'ANNULLAMENTO DELLE 51 CONDANNE -

Il procuratore generale ha chiesto l’annullamento - con rinvio alla Corte d’Appello - di tutte le condanne nell’ultimo grado del processo Minotauro con rito abbreviato che si sta celebrando a Roma di fronte alla seconda sezione penale di Cassazione. In serata è atteso il responso della Corte. Sono 64 gli imputati del procedimento scaturito dall’inchiesta dei carabinieri che ha fotografato 8 locali di ’ndrangheta tra Torino e provincia. L’appello si era chiuso a dicembre 2013, poco più di un anno fa, con 50 condanne e 12 assoluzioni. E’ in corso invece il processo d’Appello con rito ordinario. 

 «Il procuratore, dopo circa un’ora di requisitoria – raccontano gli avvocati Ercole Cappuccio, Emanuela Bellini e Aldo Albanese – ha chiesto l’annullamento con rinvio per tutti gli imputati perché pare non sia emerso il metodo mafioso come richiesto dall’articolo 416 bis». C’è attesa per la sentenza che potrebbe anche non recepire la richiesta del procuratore generale.  

 L’avvocato Antonio Foti, presente in aula e difensore di due imputati nel procedimento (Valter Macrina e Michele Callipari), racconta: «Il procuratore generale ha fatto propria una sentenza del dicembre 2013 che aveva assolto già due imputati di Minotauro» (Francesco D’Onofrio e Michele Tamburi) nella quale – si legge nel testo integrale della pronuncia - si specificava questo: «Non è dubitabile che si siano verificati fatti di intimidazione indicativi dell’esistenza di un’organizzazione criminale riconducibile a soggetti di origine calabrese» e persino di “tipo mafioso”, ma quello che manca è la conferma dell’attività di cosche ”in un contesto organizzato” e in contatto con le «case madri» in Calabria». Esisterebbe dunque un difetto di motivazione su una sentenza di un anno fa, sulla quale, va detto, sono intervenute nuove pronunce. 

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