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11:18:00 - 04 FEBBRAIO 2015

STRETTO: ANCORA TAGLI AI TRASPORTI, SOPPRESSI QUASI TUTTI I FERRY-BOAT PER LA SICILIA

STRETTO: ANCORA TAGLI AI TRASPORTI, SOPPRESSI QUASI TUTTI I FERRY-BOAT PER LA SICILIA -

A partire dal prossimo 13 giugno i treni per la Sicilia si fermeranno a Villa San Giovanni. Da lì i passeggeri diretti verso l'isola dovranno farsela a piedi fino alle navi per imbarcarsi sui mezzi di Metromare. Stesso sistema per chi arriva da Sud.  La decisione delle Fs è stata confermata dal management delle Ferrovie dello Stato durante il confronto tenutosi ieri a Roma con i sindacati. In sostanza, prima c’erano 14 treni che collegavano la Sicilia con il Continente, con il tempo sono stati ridotti a 5, tre diurni e due notturni. Ora dal prossimo giugno niente treni di giorno, ne resterà solo uno di notte e dei due traghetti delle Ferrovie attualmente i servizio sullo Stretto ce ne sarà soltanto uno. Tir, pullmann, auto eccetera si imbarcheranno sui traghetti privati. Insomma, toccherà fare come Mosè che attraversò il Mar Rosso a piedi. Solo che lui aveva Dio alle spalle. Il progetto elaborato da RFI d'intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, prevede già da inizio 2015 un servizio di traghettamento veloce, il tutto a carico del Gruppo FS e senza alcun onere aggiuntivo per lo Stato. I sindacati stimano che con questa compressione si registreranno da subito 102 esuberi soltanto nel settore navigazione e la fine degli imbarchi periodici per circa 70 precari che ruotano nella flotta di Stato con contratto a tempo determinato. Con le ricadute sulla manovra, manutenzione e personale mobile di ferrovie, aggiunte al personale dell’indotto, la perdita di posti di lavoro si attesta intorno alle 700 unità. Stretto sempre più isolato, dunque. Per Metromare sono previsti 47 milioni di euro di fondi in meno e a risentirne, con tutta evidenza, è proprio la continuità territoriale. Insomma, sempre più emarginati e torchiati.
ALESSANDRA BEVILACQUA

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