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16:40:00 - 12 FEBBRAIO 2015

OSPEDALE DI LOCRI: A SEI ORE DALLA DIMISSIONE MUORE PER EMORAGGIA. NUOVO CASO DI NEGLIGENZA?

OSPEDALE DI LOCRI: A SEI ORE DALLA DIMISSIONE MUORE PER EMORAGGIA. NUOVO CASO DI NEGLIGENZA?  -

L'ombra della negligenza sanitaria colpisce direttamente  un ex esponente del comune di Marina di Gioiosa Jonica. Vincenzo Misserianni, noto per il suo attivismo politico, perde il padre Rocco dopo sei ore dalla dimissione dall'ospedale di Locri: era in corso un'emorragia gastrica. "La morte di mio padre poteva essere evitata in cambio della dovuta efficienza medica che, nell'arco del tempo di ricovero, avrebbe dovuto individuare la causa del malessere di uomo che dichiarava di avere dolori lancinanti all'addome" spiega subito Misserianni. Il settantasettenne di  Marina di Gioiosa era stato operato a Milano nel lontano '86, mantenendo poi fede ai dettami curativi e sottoponendosi ai controlli di routine presso la stessa struttura lombarda. In occasione di questo improvviso ricovero, il figlio Vincenzo ha provveduto ad inoltrare le ultime analisi anche al primario milanese, sentendosi dire: "Guardi che suo padre ha un'emorragia in corso. Lo si evince dalle caratteristiche e lo confermano le analisi". Dal racconto sofferente di Vincenzo Misserianni sembra emergere la mancata premura a sottoporre il degente ad un accertamento invasivo, infatti il referto ospedaliero riporta: ecg, controlli, esami ematochimici di routine, controlli, markers neoplastici e controllo pace maker. L'uomo rimane in ospedale per cinque giorni, poi viene dimesso con la dicitura: disidratazione in paziente con by-pass intestinale x obesità. Dopo sei ore accusa un malore, Vincenzo Misserianni si trova fuori casa e chiama subito il medico di famiglia. Il dottore Giovanni Femia arriva prontamente a casa di Rocco Misserianni, lo nota con i piedi gonfi e rileva altre caratteristiche preoccupanti. Poche manovre favorisco la fuoriuscita del  sangue dalla cavità orale dell'anziano, si provvede al trasferimento in ospedale dove risulta impossibile effettuare una gastroscopia per irreperibilità delle chiavi della stanza dove si trova il macchinario necessario. Si richiede il trasferimento presso la struttura reggina ma l'ambulanza parte alla volta di Reggio per essere costretta a fare inversione ad Ardore: con una telefonata il Direttore sanitario del capoluogo comunica l'impossibilità ad accogliere il paziente. Finalmente si provvede comunque ad una gastroscopia che rileva un'ulcera in gravi condizioni per emorragia interna. L'uomo si spegne alle 13,30 dell'indomani. Intanto Vincenzo Misserianni ha sporto denuncia e nominato sia un avvocato che un perito, il quale presenzierà all'autopsia. 

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