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12:32:00 - 14 FEBBRAIO 2015

LOCRI COME BAGHDAD:QUANDO FARE IL MEDICO IN CALABRIA DIVENTA UNA MISSION IMPOSSIBLE

 LOCRI COME BAGHDAD:QUANDO FARE IL MEDICO IN CALABRIA DIVENTA UNA MISSION IMPOSSIBLE -

Ci sono malattie che fanno particolarmente paura e tra queste sicuramente vi è la meningite. Spaventa perché attacca il cervello e il midollo spinale e nella sua forma batterica oltre ad essere contagiosa è molto spesso fatale. Potete ben capire che quando ci si trova di fronte ad un caso di presunta meningite siano fondamentali,  e da subito, le pratiche di profilassi volte a porre in condizioni di sicurezza il paziente, così da spezzare la catena del contagio. Tutto questo stride con l’eventualità di lasciare ,per ore ,un presunto malato di meningite abbandonato su una barella , ma è quanto è avvenuto a Locri.  Giovedì sera una donna arriva al pronto soccorso  dove le viene affidata massima priorità in quanto le viene assegnato il codice rosso, che  indica un soggetto con almeno una delle funzioni vitali compromessa e che si trova in immediato pericolo di vita. I sintomi accusati sembravano quelli di una meningite ma il ricovero presso il nosocomio locrese non è stato possibile in quanto tutti i posti letto della struttura risultavano occupati. Anche gli altri ospedali regionali contattati non potavano garantire ospitalità alla donna che è rimasta per ore “parcheggiata” al pronto soccorso a contatto con centinaia tra medici e pazienti. Solo la prontezza dei nostri sanitari e la sinergia tra reparti ha consentito di affrontare il caso della donna, che fortunatamente è risultata poi non affetta da meningite. Un forte plauso ai nostri medici che di solito hanno la peggio quando si tratta delle rocambolesche questioni della locale sanità.

Perché se fare il medico è difficile, farlo come se ci si trovasse in un ospedale da campo a Baghdad lo è ancora di più.

ANNA LAURA TRINGALI

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