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00:24:00 - 21 FEBBRAIO 2015

Lavoro sommerso piaga Sud, agricoltura al top Irregolare 65% aziende controllate in 2013, oltre 86mila in nero

Lavoro sommerso piaga Sud, agricoltura al top Irregolare 65% aziende controllate in 2013, oltre 86mila in nero -

 E' il Mezzogiorno a registrare l'incidenza di lavoro irregolare più elevata del Paese, negli ultimi anni arrivando anche a toccare il doppio rispetto a quella del centro-nord. Il tasso di irregolarità più basso è, al contrario, tendenzialmente nel nord-est, seguito dal nord-ovest e dal centro. L'agricoltura ma anche l'edilizia sono i settori in cui il fenomeno è più presente.
PEGGIO AL SUD. Il lavoro sommerso, secondo dati Istat riferiti al 2012, ha raggiunto il 12,1%. Una 'piaga' soprattutto al Sud, dove arriva al 20,9% con picchi in Calabria (30,9%). Tra le regioni con il più alto rapporto (unità di lavoro irregolari sul totale) si piazza il Molise (24,6%), seguito dalla Sardegna (22,9%). Mentre le percentuali più basse di sommerso si ritrovano nella provincia autonoma di Bolzano, la più virtuosa (7,0%), che la spunta per un solo decimo sulla Lombardia (7,1%).
PRIMATO NEGATIVO ALL'AGRICOLTURA. Il lavoro sommerso è normalmente più diffuso nelle unità produttive più piccole, ma è comunque caratterizzato da forti specificità settoriali. Ed è nell'agricoltura che segna il primato negativo in tutto il Paese. Nell'industria in senso stretto e ancor più nel settore delle costruzioni il tasso di irregolarità nel Mezzogiorno raggiunge le percentuali più alte. Stessa tendenza, anche se con un'incidenza minore, nei servizi.
In agricoltura, un'indagine Eurispes-Uila evidenzia un vero e proprio dilagare del lavoro nero ed irregolare che nei primi sei mesi del 2014 raggiunge un'incidenza sul totale del 32%, quasi il 5% in più rispetto al 2011.
ISPEZIONI IN AZIENDE, OLTRE 86MILA IN NERO IN 2013. Nel corso del 2013 sono state ispezionate 235.122 aziende (il 15% delle imprese con dipendenti) e ne sono risultate irregolari 152.314, il 64,8% del totale, secondo gli ultimi dati diffusi dal ministero del Lavoro. Il numero dei lavoratori che sono risultati irregolari è stato pari a 239.020 unità (-19% rispetto al 2012), mentre quello dei lavoratori totalmente in nero è stato pari a 86.125, anch'esso in calo (-13%) rispetto a quello riscontrato nell'anno precedente, ma come conseguenza anche della crisi occupazionale.(ANSA).

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