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17:04:00 - 27 FEBBRAIO 2015

TRASPORTI: CALABRIA IN TILT, TRA SOPPRESSIONI E RAZIONALIZZAZIONE

TRASPORTI: CALABRIA IN TILT, TRA SOPPRESSIONI E RAZIONALIZZAZIONE -

È da  mesi che in Calabria viaggiatori, associazioni, sindacati e un pezzo del mondo politico sono in rivolta per la soppressione di decine di treni. Proteste, gruppi di discussione sui social, lettere, interrogazioni parlamentari: niente, Trenitalia non ha mai replicato. Un silenzio rotto solo a due giorni dal varo dell'orario invernale, in cui viene confermata una drastica riduzione. in alcuni casi la completa cancellazione, di molti collegamenti. Anzi, nel comunicato stampa in cui viene annunciata l'entrata in vigore delle novità, l'azienda utilizza toni trionfalistici.
E la Calabria? Quando si parla della nostra regione, il registro linguistico delle Ferrovie cambia improvvisamente. Da termini come "efficienza", "velocità", "competitività", si passa ai molto più ponderati e severi "razionalizzazione", "revisione", "sostenibilità".  L'offerta dei treni è stata sottoposta ad un`attenta razionalizzazione.  Ma il quadro è impietoso: vagoni e binari fatiscenti, taglio delle corse e addirittura di intere linee, sovraffollamento, aumento dei prezzi e disservizi continui che danneggiano in particolare i viaggiatori che ogni giorno di spostano per lavorare o studiare. Nella nostra Regione si è assistito a un insostenibile impoverimento del servizio con tagli e soppressioni di corse che hanno una media impressionante, e che con ogni evidenza rendono impossibile poter contare sul treno come mezzo di trasporto locale. Conseguenza è che tali disfunzioni croniche dei servizi rendono impossibile la vita ai pendolari. 
Un territorio che, in questi anni, ha risentito più di ogni altro del taglio dei servizi essenziali, già fortemente ridimensionato nel suo bisogno. A questa parte dello jonio è stato negato il diritto alla mobilità di persone e merci. collegato con il resto del mondo da un'unica strada, la S.S. 106, denominata “la strada della morte”, poco efficiente e molto pericolosa.  E' stato reso pubblico il nuovo orario ferroviario entrato in vigore  il 14/12/2014 prevede oltre ad una drammatica rimodulazione dell'orario, anche la soppressione della fermata di alcuni treni nelle stazioni intermedie. Isolata. E',  dunque,questo l'aggettivo che meglio si addice alla rete ferroviaria della fascia jonica. Un sistema al collasso.  Le stazioni lungo la tratta Reggio Calabria-Taranto che saranno cancellate e diventeranno semplici “fermate” con un solo binario sono: Ardore, Bova Marina, Capo Spartivento, Caulonia, Ferruzzano, San Lorenzo, Gioiosa Jonica, Riace, Squillace, Isola Capo Rizzuto, Roseto Capo Spulico, tutte in Calabria a cui si aggiunge quella di Policoro che è in Basilicata. Il problema con la chiusura delle stazioni è che aumentano i tempi di percorrenza dei treni costretti, durante gli incroci, a fermate più lunghe nelle stazioni in cui c’è il doppio binario. Una evenienza contro cui numerose sono state le proteste. E se la felicità è un treno che passa una volta sola, beh meglio non aspettarlo in una stazione del versante jonico.
ALESSANDRA BEVILACQUA

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