“Quando la casa brucia, se davvero si vuole spegnere l’incendio, non basta limitarsi a gridare al fuoco, al fuoco. Perché se si vuole salvare qualcosa da cui ricominciare, tutti, abbiamo il dovere di contribuire a domare le fiamme. E’ vero, la Sogas vive un momento di difficoltà, ma le vicissitudini dalla società di gestione dell’aeroporto dello Stretto hanno origini lontane, riconducibili a scelte finalizzate all’ottenimento del consenso a tutti i costi da parte della classe dirigente dominante”.
Lo afferma il presidente della Provincia, Giuseppe Raffa, il quale, con una nota, interviene sulle ultime vicende che interessano il “Tito Minniti”.
“ Responsabilità storiche, dunque, che hanno nella politica – dice ancora Raffa - un comune denominatore. Nessuno, di fronte alle difficoltà del momento, può e deve chiamarsi fuori. Al tempo stesso riteniamo credibili le dichiarazioni di quanti, comprese le organizzazioni sindacali, annunciano l’intenzione di avviare un’azione sinergica per garantire ai reggini il diritto alla mobilità, ai dipendenti Sogas la continuità occupazionale e la corresponsione degli stipendi, alla società di gestione meno ostacoli sul suo cammino”.
Per il Presidente della Provincia di Reggio Calabria “voler ricercare, oggi e a tutti i costi, un capro espiatorio non aiuta a rasserenare gli animi esacerbati, in certi casi, anche dalla fragilità dei rapporti personali. In tutti questi anni, la vita della Sogas è stata costellata da comportamenti di omissione da parte dei suoi soci, al punto che la sola Provincia è stata costretta ad assumersi per intero la responsabilità di tenere in vita un sodalizio che, dobbiamo riconoscerlo, ha fatto di tutto pur di non privare l’intera area dello Stretto di un’infrastruttura che deve rappresentare uno dei pilastri della futura Città metropolitana. Ma non bastano le parole: iniziando dai soci, in capo ai quali risiede l’obbligo di mantenere gli impegni previsti dal codice civile. In tal senso, proprio oggi- rende noto Giuseppe Raffa - ho incontrato il presidente della Giunta regionale, on. Mario Oliverio, e l’assessore ai Trasporti, Nino De Gaetano, i quali hanno ribadito la ferma volontà della Regione a sostenere concretamente l’aeroporto e, pertanto, dare seguito al pagamento delle quote. Adesso ci aspettiamo - rimarca il Presidente della Provincia - analoga responsabilità da parte dell’Amministrazione comunale di Reggio. Non basta partecipare alle assemblee dei soci e dichiararsi disponibili al versamento delle quote mentre, nei fatti, ci si oppone al decreto ingiuntivo della Sogas, relativo al mancato pagamento delle quote, adducendo motivazioni prettamente strumentali. L’Ente di palazzo San Giorgio ha una grande responsabilità di ordine politico nel momento in cui ci apprestiamo a realizzare la Città metropolitana”.
Ed ancora: “In un quadro di grande difficoltà può anche capitare che si registri una diversità di vedute tra la politica che, come nel caso dell’Amministrazione provinciale, è particolarmente attenta ai disagi sociali dei lavoratori e dell’utenza e chi, invece, ha il compito di far quadrare i bilanci. Ma questo non vuol dire – termina Raffa - che dietro siffatte posizioni vi siano interessi contrastanti. Se davvero - come leggiamo da settimane sui giornali, sui siti web o ascoltiamo dai notiziari radiotelevisivi- tutti vogliamo scongiurare il pericolo che lo scalo aereo si ritrovi senza società di gestione e che lo stesso, finalmente, ottenga la concessione trentennale da parte dell’Enac e diventi un’infrastruttura il cui volume di passeggeri si aggiri sul milione l’anno, dobbiamo mettere da parte lo scontro, radicalizzato in alcuni suoi segmenti, e caratterizzarci, invece, in un’azione condivisa”.
a.l./