NEWS

12:11:00 - 28 FEBBRAIO 2015

FRODI E SPRECHI: I MALI DELLA CALABRIA

FRODI E SPRECHI: I MALI DELLA CALABRIA -

Quello dei fondi pubblici e comunitari rappresenta il settore maggiormente indagato

dalla Procura della Corte dei Conti della Calabria, oltre all’annosa questione legata

alla sanità dove le ipotesi di danno erariale rispondono a irregolare e illegittima

gestione di finanziamenti pubblici in relazione alle gare d’appalto, mancata o incoerente

gestione del patrimonio immobiliare, ma anche alla nomina di direttori generali

privi dei requisiti. La relazione del procuratore Cristina Astraldi De Zorzi,

letta nel corso dell’inaugurazione  dell’anno giudiziario fotografa un sistema

che in Calabria è lontano dai livelli di ottima gestione. Non rappresenta certo

una  sorpresa il fatto che, ormai da anni, parole come indebita percezione,

cattiva utilizzazione dei fondi comunitari, spreco di risorse, rimbombino

puntualmente nelle aule giudiziarie. E allora non stupisce affatto che la

Corte dei conti, aprendo ieri l’anno giudiziario, spieghi che quello dei fondi

pubblici e comunitari rappresenta il settore maggiormente indagato dalla

Procura della Corte dei conti della Calabria, senza dimenticare l’annosa

questione legata alla sanità dove le ipotesi di danno erariale rispondono a

irregolari e illegittime  gestione di finanziamenti pubblici in relazione alle

gare d’appalto, mancata o incoerente gestione del patrimonio immobiliare con

la conseguente sottoutilizzazione di strutture ospedaliere, ma anche nomina di direttori

generali privi dei requisiti richiesti. La relazione del procuratore regionale,

Cristina Astraldi De Zorzi, letta nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario

(alla cerimonia, tra gli altri, hanno partecipato il vice presidente

della Regione, Domenico Cersosimo, il presidente della Provincia di Catanzaro,

Wanda Ferro, ed il sindaco del capoluogo calabrese, Rosario  Olivo) presenta

un sistema che in Calabria resta ancora lontano dai livelli di ottima gestione.

Nel 2008 i danni erariali individuati dalla Corte dei Conti sono stati oltre

42 milioni di euro, con un incremento del 27 per cento rispetto al 2007, e

la gran parte hanno riguardato l’indebita percezione di fondi comunitari.

Indebite percezioni di fondi pubblici e comunitari Resta il settore maggiormente

indagato dalla Procura della Corte dei conti della Calabria. Numerose, le condanne

nei confronti di allevatori che hanno reso false dichiarazioni per beneficiare

dei contributi. «Dichiarazioni – ha detto Astraldi De Zorzi – che non si sono

tradotte in un mero danno economico a carico dell’erario dell’Agea, ma hanno

fatto emergere un danno sociale, giacché in tal modo vengono  messe in commercio

carni che non sono state sottoposte ad alcun controllo con grave  nocumento per la

collettività». Le altre condanne in materia di fondi comunitari sono state

a carico di imprenditori che hanno ordito truffe attraverso la legge 488

per ingenti importi e in alcuni casi anche a carico di funzionari della Regione

che hanno omesso i dovuti controlli.

 

PINO GAGLIANO 

« ARCHIVIO