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18:18:00 - 28 FEBBRAIO 2015

Demoskopika, in fumo 1,9 mld fondi Ue. Rischio default

Demoskopika, in fumo 1,9 mld fondi Ue. Rischio default -

Un miliardo e 900 milioni di euro: potrebbe essere legato a questa cifra a rischio cancellazione il possibile default della Calabria. E' l'allarme che emerge dallo studio "Fondi europei. Calabria in default" realizzato dall'istituto Demoskopika e presentato oggi a Rende.
Dai dati pubblicati nella ricerca dell'istituto, infatti, risulta che la Regione ha tempo fino al 31 dicembre del 2015 per rendicontare all'Unione Europea 974 milioni di euro, circa il 40% dei fondi comunitari in dotazione al Por Calabria 2007/2013, pena il disimpegno automatico. A rischio, secondo l'elaborazione di Demoskopika, anche le risorse impegnate nelle varie fasi di riprogrammazione del Pac (piano di azione per la coesione) per accelerare l'attuazione dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali, altri 897 milioni.
Attualmente, secondo i dati aggiornati al 31 dicembre 2014 dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica e a seguito della riprogrammazione legata al Pac, le spese certificate dall'Unione Europea, a valere sui fondi Fesr e Fse, ammontano a 1,7 miliardi di euro pari al 63,8% della dotazione complessiva di 2,7 miliardi di euro. Ciò significa, in valore assoluto, che la Regione ha tempo fino al 31 dicembre del 2015 per certificare i rimanenti 974 milioni di euro, pena il disimpegno automatico per il periodo 2007-2013.
Demoskopika, analizzando le ragioni del rischio default che grava sulla Calabria, indica come elementi che contrastano l'attività l'irresponsabilità politica, i freni burocratici, assembleari conferenze dei servizi e la miriade di ricorsi. "Bene ha fatto il presidente della Regione, Mario Oliverio - ha affermato il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio, presentando lo studio - a ribadire, nei giorni scorsi, la massima attenzione per evitare il disimpegno delle risorse comunitarie. Il presidente per evitare il default dovrebbe andare alla ricerca di tutti i bandi, ad oggi, in stato di avanzamento ritardato e accelerare la chiusura del procedimento amministrativo. Inoltre, dovrebbe riprogrammare i progetti che possono essere realmente cantierabili e inviarli al Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica per l'attuazione di circa 550 milioni di euro".
"Adesso, però, oltre alla delibera della Giunta regionale che sarà esecutiva soltanto a seguito dell'approvazione del Consiglio regionale - sostiene ancora Rio - è obbligatorio procedere a passo spedito e concreto. È bene chiarire, infine, che per ridurre il disimpegno automatico di una parte consistente dei fondi europei si continua ad abusare dell'artificio contabile dei progetti sponda a totale discapito del valore aggiunto che i progetti comunitari dovrebbero avere sul territorio in termini di rilancio economico e sociale".

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