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11:56:00 - 04 MARZO 2015

SEQUESTRO DI PERSONA A ROMA: ALLA BASE UN AVVERTIMENTO DEI MARANDO AI COLUCCIO

SEQUESTRO DI PERSONA A ROMA: ALLA BASE UN AVVERTIMENTO DEI MARANDO AI COLUCCIO -

Doveva essere un "avvertimento" ai capi del clan Coluccio il sequestro di persona, eseguito a Roma nel novembre 2013. E' quanto emerge dall'operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Roma che ha permesso, ieri, di far luce sui fatti di quel pomeriggio del 27.11.2013, quando uno studente 23enne, di origini calabresi,  fu aggredito in strada da un gruppo di persone sconosciute che lo caricarono di forza su un’autovettura, allontanandosi ad alta velocità dal luogo dell’aggressione. Le manette sono state messe ai polsi di Rosario Marando, 46 anni, e Orlando Barbuto, 36. Entrambi dovranno rispondere di sequestro di persona aggravato dal metodo mafioso. Un terzo sequestratore, Salvatore Ammazzagatti, era stato già individuato e arrestato nel maggio del 2014. Dagli accertamenti delle forze dell'ordine si viene a sapere come il fatto sia stato legato ad una vertenza di natura economica da tempo sussistente tra i due gruppi criminali per pregressi affari illeciti. I Coluccio, infatti, non avrebbero restituito ai Marando i profitti derivanti da alcuni investimenti in strutture turistiche e ricettive effettuati sulla costa jonica calabrese, anche utilizzando i capitali illeciti dei  Marando derivanti dal narcotraffico e dai sequestri di persona a scopo di estorsione, operati alla metà degli anni '90 in Aspromonte. 
Alcune ore dopo il sequestro il giovane fu rilasciato, interrogato dai Carabinieri, fornì una versione palesemente reticente. A consentire la svolta nelle indagini, però, sarebbero state le testimonianze rese da alcuni passanti presenti al momento dell'aggressione. Dopo la liberazione, lo zio del ragazzo rapito avrebbe chiamato il nipote per invitarlo a raggiungerlo in Calabria per capire meglio quanto successo.
I componenti del "clan Marando" di Platì e della sua locale distaccata di Volpiano, sono stati colpiti, negli ultimi anni, da pesanti condanne, sequestri e confische patrimoniali, a seguito di numerose indagini. In tale ambito Rosario Marando è stato condannato in primo grado all'ergastolo poiché ritenuto l'esecutore materiale, in concorso con altre 4 persone, del triplice omicidio, avvenuto a Volpiano nel 1997, di Mancuso Francesco, Stefanello Antonino e Stefanelli Antonio, i cui corpi non sono mai stati ritrovati, con l’aggravante di aver commesso il fatto con premeditazione, al fine di vendicare il precedente omicidio di Marando Francesco e di aver agito al fine di rafforzare il predominio sul territorio torinese del sodalizio criminoso.
Rosario Marando è stato arrestato all'alba di ieri mattina nel quartiere San Basilio di Roma dove risiede da alcuni anni, mentre Barbuto è stato catturato, con la collaborazione dei Carabinieri del Gruppo di Locri, a Marina di Gioiosa.
ALESSANDRA BEVILACQUA

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