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23:42:00 - 06 MARZO 2015

'NDRANGHETA: IN MANETTE GULLACE PEDIGREE DI SPESSORE

'NDRANGHETA: IN MANETTE GULLACE PEDIGREE DI SPESSORE -

 
 
'Ndrangheta in Liguria, una realtà documentata anche nell'ultima relazione annuale sulle attività svolte dalla Direzione nazionale antimafia, secondo la quale è il territorio imperiese quello più fortemente condizionato dai tentacoli della malavita organizzata. Ma l'operazione 'Real Time' condotta oggi nel savonese ha dato una indicazione dell'esposizione di un'altro pezzo di territorio, sempre nel Ponente ligure. I carabinieri del Comando provinciale di Savona, in collaborazione la Dia di Genova, hanno arrestato Carmelo "Nino" Gullace, 64 anni, residente a Toirano (Savona), ma originario della Calabria, personaggio di spicco ritenuto dagli inquirenti appartenente alla cosca "Raso-Gullace-Albanese" di Cittanova. "Un pedigree di spessore", come lo ha definito Sandro Sandulli, capocentro della Dia di Genova Gullace e' ritenuto responsabile di usura, tentata estorsione ed intestazione fittizia di beni. Gli inquirenti gli hanno sequestrato beni per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro.
Nell'ambito dell'operazione sono state denunciate tre persone a piede libero, tra cui la moglie, Giulia Lazzari, e Fabrizio Accame, mediatore creditizio, ex segretario della Margherita di Albenga e candidato della lista civica "Voce alla Gente" che alle elezioni dello scorso anno sosteneva l'attuale primo cittadino Giorgio Cangiano. Il sindaco della cittadina ligure si e' affrettato a precisare che non ci sono legami fra l'inchiesta e la sua amministrazione. "L'accostamento fra la città di Albenga e la mia amministrazione con l'inchiesta Gullace è assolutamente privo di giustificazione e fondamento. Non c'è alcun atto amministrativo, delibera o appalto che leghi il comune di Albenga a questa inchiesta", ha affermato Cangiano. Dall'inchiesta sono emersi particolari che hanno fatto fare al comandante dei carabinieri Alessandro Parisi un paragone col boss dei boss Al Capone, che "non venne arrestato per mafia".
Nel caso di Gullace sarebbero tre gli imprenditori vittime di usura. Spaventati da arrivare a dire, come confessa uno di loro, di volersi buttare da un ponte.

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