11:36:00 - 12 MARZO 2015

SANITA': A PALAZZO CHIGI STASERA RESA DEI CONTI SUL NOME DEL COMMISSARIO?

“I giorni passano, i nomi saltano, i calabresi aspettano. Mi chiedo quanto ancora dobbiamo assistere a questa farsa.” Lo afferma in una nota il Senatore Antonio Caridi del gruppo Grandi Autonomie e Libertà. Sostenendo l’occupazione degli uffici regionali del commissario alla sanità  da parte dei consiglieri Tallini ed Orsomarso. Ma una frase questa che condividono tutti i calabresi che da messi stanno assistendo al gioco delle parti . Stasera sembrerebbe, comunque la volta buona. Palazzo Chigi per il consiglio dei ministri di questa sera ha fatto recapitare  un  telegramma a Mario Oliverio con l'invito a partecipare. Un invito letto come la volontà del governo a procedere finalmente alla nomina del commissario per la sanità in Calabria. Del resto le norme parlano chiaro chiaro: per procedere alla nomina del commissario serve l'intesa tra il governo e il presidente della Regione.I nomi sul tavolo sono quelli circolati in queste ultime ore. In pole resta Massimo Scura, ingegnere di Gallarate in pensione ma di origini calabrese. Nella giornata di mercoledì Scura sembrerebbe abbia incontrato il ministro alla salute  Lorenzin. Sul nome Scura sembrerebbero pressare i sottosegretari Luca Liotti e Graziano del Rio. Entrambi non in buoni rapporti col presidente Oliverio soprattutto il secondo che ancora non ha digerito l’incarico a De Gaetano in giunta. Per Oliverio sembrerebbe esserci un muro dal partito nazionale, evidenziato, dai duri attacchi che il presidente lancia al suo partito nell’incontro sabato scorso con i sindaci della locride. Nel suo discorso Oliverio ribadisce che il commissario, chiunque sia, dovrà confrontarsi con lui. Dal canto del Presidente del Consiglio Matteo Renzi c’è l’esigenza di mediare, anche con  la componente del ncd al governo. Qui la pace sarebbe garantita dalla nomina di Andrea Urbani, che dovrebbe riconfermato nell'incarico di sub-commissario. C’è da vedere cosa farà questa sera Oliverio in consiglio dei ministri perché come dice la norma sopra citata la parole spetta anche a lui?

Maria Teresa Criniti 

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