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13:37:00 - 13 MARZO 2015

Siderno in lutto, è morto l’ispettore Giuseppe Ricupero

Siderno in lutto, è morto l’ispettore Giuseppe Ricupero -

Un professionista serio e rigoroso, amante della natura, degli animali, della poesia e delle cose semplici della vita. Tutto questo era Giuseppe Ricupero, morto stamani a 84 anni nella sua casa di Via Mediterraneo a Siderno. Giuseppe Ricupero è stato un uomo buono, stimato e apprezzato da tutta la collettività per la sua incredibile dose umanità. E’ stato ispettore di primo grado della Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania con il controllo esteso su tutte le province della due regioni. Per tanti anni è stato direttore di filiale a Siderno, Crotone, Reggio Calabria per poi essere richiamato a Cosenza come direttore generale del prestigioso istituito bancario calabrese. Erano gli anni in cui la Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania operava in condizioni di quasi monopolio. Lascia sei figli (tre maschi e tre femmine) verso i quali è stato padre amorevole e affettuoso. Un legame mai interrotto con la sua Siderno, con le belle persone di questa città. Si era volontariamente eclissato in una zona di campagna   per trascorrere gli anni della vecchiaia nella serenità della sua casa e della sua famiglia. Uomo dai grandi valori morali ed umani che ha trasmesso ai figli che li hanno appresi riverberandoli nello studio attraverso la cultura e l’impegno in favore della collettività.I figli di Giuseppe Ricupero hanno regalato alle nuove generazione una struttura sportiva, il Kampus Siderno, che rappresenta un patrimonio e lascerà una traccia indelebile nel percorso di crescita delle nuove generazioni. L’eredità che lascia ai sarà per i figli di quelle enormi. Uomini come lui hanno superato sempre tante insidie. A Martino,Ugo e Antonio ed alle tre sorelle toccherà custodire questi valori e indirizzarli nel solco tracciato dal loro genitore. I funerali domani pomeriggio nella chiesa di Portosalvo. Ci piace, infine, ricordare anche la vena poetica di Giuseppe Ricupero proponendo una poesia dialettale dal titolo “Gioventù “, eccola:

Quandu nchianavi a Canalu na vota,
vidia na pastureglia arrussettata,
ed eu la salutava cocchj bota,
quandu mi capitava n’ta nchianata.

Era na cotrareglia ammodulata,
i chigli cu nasinu un po’ all’insù .
La faccia sulu cu l’acqua lavata,
nu juri n’te capigli e nnenti cchiu’.

L’atta matina chi nchianai pe ccasu,
mi parzi ca a intravitti,ma era iglia?

Ieu onestamenti mo no sacciu cchiu’.

Chista mi parzi ch’era ancora beglia,
ma l’atta si chiamava…. Gioventù

 

 

 

Antonio Tassone 

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