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17:20:00 - 13 MARZO 2015

Siderno (RC): questione lungomare, l’arch.Melignano chiede lumi agli uffici comunali

Siderno (RC): questione lungomare, l’arch.Melignano chiede lumi agli uffici comunali -


10407029_10205053291605067_2390163475533514214_nIl rischio previsto nel Pai ( Piano assetto idrogeologico) nel caso della Calabria è puntualissimo, non descrive solo la pericolosità, aspetto minore, ma addirittura il rischio su tutto il territorio regionale per comune, scelta fatta da poche Regioni. Il Rischio R4 presente sul nostro territorio comunale, è uno degli elementi oggettivi, per quanto riguarda le nostre scelte che danno priorità, indicano una valutazione dell’esposizione alla vulnerabilità, su cui si esprime il valore di “ grave “, quindi, massima urgenza. Non ho ben chiaro come la Regione Calabria istruisca e come, ma la procedura Rendis è unica, e in qualche modo dovranno utilizzarla, come facciamo noi. Sarebbe interessante capire, se lo stanno facendo e come. Partendo dal presupposto fondamentale, che per essere inserito un progetto deve essere presente negli uffici regionali, a questo punto, le domande sono diverse: 1) gli uffici tecnici comunali, hanno rilevato e progettato i danni sul territorio di competenza per alluvioni, frane, valanghe, erosioni costiere, che nel nostro caso incidono e sono come si vede dal Pai conosciute e considerate gravi ( R4) .

2) La regione agisce direttamente sul Piano ( Pai ) per individuare i comuni meritevoli, senza bisogno d’indicazioni dai comuni ?

3) Ma le nuove erosioni costiere, come quelle del febbraio 2013, sono state tenute in considerazione dal momento che, da quel che si vede, nel Pai non ci sono, anche perché il piano è precedente all’evento del 2013 ?

Quindi, un eventuale chiarimento formalizzato dagli uffici competenti sarebbe necessario, e mi chiedo se il comune in tal senso ha provveduto a far pervenire, qualche richiesta in merito. Perchè se si parte da quanto è presente si potrebbe correre il rischio che non sia individuato.

a.t.

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