NEWS

15:54:00 - 21 MARZO 2015

Siderno (RC): dopo il confronto televisivo Caruso “attacca” Fuda

Siderno (RC): dopo il confronto televisivo Caruso “attacca” Fuda -


SIDERNO- Il candidato a sindaco Giuseppe Caruso esce allo scoperto, annuncia che il suo  movimento si chiamerà “Volo” e punta, intanto, l’indice, principalmente, contro Pietro Fuda. Lo fa con due distinti comunicati trovando gli spunti per fare le sue considerazioni dopo un recente dibattito organizzato da Antonio Tassone per la Tv locale ” Telemia”con gli attuali tre candidati a sindaco ( Caruso, Pietro Fuda e Pietro Sgarlato) e riprende pesantemente alcune dichiarazioni di Fuda. Nella premessa della nota afferma  che dal dibattito “sono emerse tutte le contraddizioni e gli errori della passata politica che noi del movimento “Volo” – precisa –  vogliamo a tutti i costi combattere e cambiare”. Poi Giuseppe Caruso, che scenderà in campo supportato da una coalizione civica  entra, piu’ specificatamente, nel merito del tipo di politica  concepita dal candidato  Pietro Fuda, “al quale – dice –  andrebbe chiesto come mai non avrebbe considerato (come da lui stesso affermato) di impegnarsi per il bene del paese se a vincere fosse stata Wanda Ferro. O ha forse ritenuto che non sarebbe stato necessario candidarsi alla guida della città perché la sig.ra Ferro avrebbe comunque operato per il bene di Siderno? Allora, in tal caso, l’ing. Fuda dovrebbe di nuovo cambiare partito, o, in realtà, il suo impegno per la comunità, sollecitato, per come dice lui, dai cittadini, non è poi tale. Oppure gli piace “vincere facile”, come dice un noto spot pubblicitario”. La considerazione di Giuseppe Caruso è legata ad una dichiarazione del senatore sidernese che – non è un mistero perche’ lo ha detto piu’ volte pubblicamente –  avrebbe sottolineato che se Mario Oliviero non avesse vinto le elezioni regionale lui non si sarebbe candidato a Sindaco di Siderno. E Caruso stuzzica l’ex presidente della Amministrazione provinciale aggiungendo, nella sua nota,  che “l’ing. Fuda è stato il protagonista della vita politica e amministrativa degli ultimi 20 anni e la comunità sidernese non può certo dire di averne tratto giovamento. A lui – aggiunge – dobbiamo ad esempio la collocazione della attuale discarica sul territorio comunale, tanto che all’epoca è stato ferocemente attaccato dall’ing. Domenico Panetta, oggi suo principale alleato. Né ci ricordiamo alcun suo intervento incisivo e determinante per scongiurare la chiusuradell’ospedale di Siderno, pur rivestendo all’epoca, incarichi politici e amministrativi di grande rilevanza. Anche su Panetta Caruso non ha risparmiato pesanti frecciate ricordando che malgrado oggi sia principale sostenitore della lista unica, nel lontano 2006,  da candidato a sindaco si fece appoggiare da ben 6 liste, “portandosi dietro un centinaio di donne e uomini,piazzati strategicamente in numerose famiglie della città, provocando la polverizzazione del voto e la morte definitiva del voto di opinione”. Un secondo comunicato è stato riservato esclusivamente ad una dichiarazione di Fuda sulla discarica “Se non dovesse funzionare a dovere, se sarò sindaco, – ha detto Fuda – la chiuderò”. A fronte di questa affermazione Caruso si chiede ” Ma un minimo di riflessione, l’ing. Fuda, l’ha fatta sulla sua storica decisione? O ha badato soltanto all’effetto immediato ed effimero che avrebbe avuto sulla popolazione in una sorta di gara a chi la spara più grossa? Senza pensare a conseguenze eventuali, a ripercussioni e soprattutto ad altre soluzioni che non siano la “chiusura” (se mai fosse possibile?)”. Dopo questi interrogativi Giuseppe Caruso precisa “Inutile ancora ribadire che avremmo preferito che l’impianto di cui si paventa la chiusura fosse ubicato in un altro comune, ma, una volta che c’è, cerchiamo di utilizzarlo al meglio magari traendone un qualche vantaggio anche economico, come si fa da altre parti. Esistono comuni, in Italia e in Europa, che hanno fatto la loro fortuna ed hanno costruito gran parte del loro benessere sullo smaltimento dei propri e degli altrui rifiuti.  Ma, oltre a ciò, – aggiunge –  si è mai riflettuto sul fatto che a Siderno in fin dei conti, grazie all’impianto di San Leo, ad eccezione di alcune gravi situazioni di crisi contingenti a livello regionale e limitate nel tempo, non si è mai sofferto in maniera esasperata ed esasperante di cassonetti stracolmi?  Come è avvenuto e continua ad avvenire in alcuni comuni a noi vicini?”. E conclude affermando ”  Il funzionamento dell’impianto di San Leo non ci soddisfa neanche un po’ e i cittadini che soffrono per questo in modo particolare e insopportabile hanno la nostra sincera solidarietà e la nostra attenzione, ma non pensiamo di chiuderlo (dove porteremmo i nostri rifiuti?). Pensiamo, e ci riusciremo, a farlo funzionare per bene, salvaguardando l’area circostante, le strade di accesso e tutte le strutture interessate Chiuderlo per cattivo funzionamento sarebbe una sconfitta politica per l’intera città e un sicuro peggioramento del già precario servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. “. Insomma la campagna elettorale è iniziata. Sotto a chi tocca !

Aristide Bava 

« ARCHIVIO