NEWS

11:08:00 - 26 MARZO 2015

SI APRONO LE PORTE DEL CARCERE PER IL PLURIERGASTOLANO SANTO BARRECA

SI APRONO LE PORTE DEL CARCERE PER IL PLURIERGASTOLANO SANTO BARRECA -

Per Santo Barreca, detenuto da 25 anni per scontare alcuni ergastoli inflittagli per diversi omicidi commessi, si aprono le porte del carcere. Per il pluriergastolano, 56 anni, a conclusione di un complesso iter procedimentale assistito dagli avvocati Aurelio e Steve Chizzoniti e coordinato dal sostituto procuratore Giuseppe Lombardo, è intervenuto il parere favorevole della Procura in merito all'ammissione del condannato al lavoro esterno.  Merito della sua scelta di vita, di riabilitazione e di studio. "Santo Barreca, sottolineano i legali, già ritenuto organico all'omonima cosca operante nella zona sud della città che un Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria sin dal febbraio 2011 ha considerato 'completamente estinta', era da tempo avviato verso il completo recupero al consorzio civile". Il regime carcerario di alta sicurezza nel quale Barreca è attualmente allocato, ha perso sostanzialmente la sua efficacia e la sua finalità. Gli avvocati riferiscono che l'ergastolano Barreca è ormai pronto ad usufruire di ulteriori benefici alternativi alla detenzione quali permessi premio e semilibertà alle cui conquiste la già concessa autorizzazione al lavoro all'esterno è strettamente propedeutica. Gli stessi difensori hanno voluto sottolineare che "l'obbiettivo tenacemente raggiunto da Santo Barreca non soltanto premia un percorso di adamantino recupero dello stesso, ma essenzialmente traduce una eloquente vittoria dello Stato nel cui contesto è dimostrato che la finalità detentiva volta al recupero del condannato non è soltanto un'astratta e quasi surreale previsione ex art. 27 della Costituzione, sottolineando, altresì, il ruolo di fondamentale centralità della Procura della Repubblica nonchè del personale direttivo ed esecutivo operante presso le strutture penitenziarie, soprattutto quelle di Spoleto e Tempio Pausania, ove Santo Barreca è stato detenuto".

ALESSANDRA BEVILACQUA 

« ARCHIVIO