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17:29:00 - 26 MARZO 2015

CAULONIA: IMMIGRATI IN SOMMOSA, MINACCE CONTRO LA COOP PATOS.

CAULONIA: IMMIGRATI IN SOMMOSA, MINACCE CONTRO LA COOP PATOS. -

Questa mattina gli immigrati accolti con il progetto SPRAR  a Caulonia Marina hanno protestato davanti la sede della cooperativa Patos. Le rivendicazioni sono molteplici, ma l'esigenza più impellente per gli extracomunitari è quella di ricevere i documenti con il relativo asilo politico. Giuste le rivendicazioni ma sbagliato il metodo, ed il destinatario della protesta. Hanno protestato ed inveito contro il presidente della Cooperativa la dott.ssa Maria Paola Sorace che è rimasta barricata dentro gli uffici, protetta da un cordone di Forze dell'Ordine. Gli immigrati si sono lamentati per la qualità del cibo e del vestiario che gli viene fornito, ma la loro protesta era fortemente indirizzata ad accendere l'attenzione dei media sui ritardi legati al riconoscimento dello status di rifugiati politici. Molti attendono da piu' di un anno che la questura di Reggio Calabria completi l'inter burocratico e consegni loro i documenti. Gli extracomunitari si sentono ostaggi del sistema lento e faraginoso che non consente loro di vivere da uomini liberi. Qualcuno, durante la protesta, urla, qualche altro più sobrio spiega con calma le proprie ragioni davanti alle nostre telecamere, anche se ci viene il sospetto che certamente dietro c'è la mano strumentale di ignoti che hanno indirizzato la protesta da Patos, una protesta che avrebbe dovuto concretizzarsi a Reggio, magari davanti la Questura o la Prefettura. Maria Paola Sorace, la presidente di Patos, cooperativa che ricordiamo gestisce i progetti SPRAR e da lavoro a più di 50 persone a tempo inderterminato, questa volta non accetta scuse, minaccia di incatenarsi nei propri uffici se i soggetti che hanno minacciato la sua sicurezza non verranno immediatamente allontanati. Adesso la patata bollente passa al sindaco di Caulonia Giovanni Riccio, scrivere alla Prefettura e chiedere l'immediato rimpatrio oppure tentare in "spirito d'accoglienza" un'estrema mediazione ?

GIUSEPPE MAZZAFERRO 

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