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22:05:00 - 05 APRILE 2015

Siderno (RC): “Fattore comune” ha rischiato di far saltare l’accordo nel centro-sinistra

Siderno (RC): “Fattore comune” ha rischiato di far saltare l’accordo nel centro-sinistra -


La presentazione della lista “Fattore Comune” ufficializzata nei giorni scorsi da Mimmo Panetta, responsabile locale di Sel, ha lasciato pesanti strascichi polemici all’interno della coalizione di centrosinistra che, nel corso di una interpartitica che si è tenuta giovedi sera, protrattasi sino a tarda ora, hanno anche rischiato di provocare  una imprevista battuta d’arresto nel rapporto interno della coalizione. I responsabili del movimento Siderno libera e quelli del Partito Democratico hanno contestato il fatto che, sulla base degli accordi sanciti al momento in cui  è stata data vita alla coalizione di sinistra che dovra’ sostenere alle prossime elezioni amministrative il candidato a sindaco Pietro Fuda era stato stabilito ( e sottoscritto…) che le liste non dovevano esser “civiche” ma espressione diretta dei partiti (Pd, Cd, Sel) e del movimento politico locale Siderno libera. Come si ricorderà si era raggiunto questo accordo dopo un tira e molla sul numero delle liste ovvero una lista unica ipotesi sostenuta da Sel, Cd e Siderno libera, e, invece, una lista per ogni partito Sel, Pd e Cd, e per il movimento Siderno Libera, quattro liste dunque,come ipotesi sostenuta dal Pd che ha posto questa sua volontà come condizione imprescindibile per l’accordo. Alla fine è prevalsa quest’ultima tesi, con il nulla Osta di Pietro Fuda, proprio per evitare una frattura della coalizione. Ma come si diceva l’accordo siglato prevedeva l’esclusione di eventuali liste civiche. Ecco, pero’ che malgrado le assicurazioni di Mimmo Panetta che in occasione della presentazione della lista “Fattore Comune” nella sala del consiglio comunale ha ben chiarito che la lista era una emanazione diretta di Sel arrivata, peraltro, durante il congresso di Milano e quindi una lista “politica” frutto di un apposito progetto tendente a favorire una partecipazione corale dei cittadini, il problema è stato sollevato nel corso della interpartitica programmata per giovedi sera. E i toni, in alcuni momenti, hanno assunto proporzioni rilevanti che hanno finanche dato l’impressione che si poteva arrivare al punto del “non ritorno”. Sotto accusa è stato messo Sasa’ Albanese che, assente Mimmo Panetta, era delegato a rappresentare Sel, soprattutto da Gianni Lanzafame ( Siderno libera) e Carlo Fuda (Pd). Quest’ultimo  ha anche espresso alcune sue riserve sul sistema organizzativo dei “tour elettorali” di Pietro Fuda nelle contrade dove – ha precisato – si lascia poco spazio ai candidati delle varie zone interessate agli incontri.  Sullo specifico problema del simbolo ,  Albanese ha ripetutamente chiarito che “fattore Comune” non poteva essere considerata una lista civica proprio perchè’ emanazione diretta di Sel e, peraltro, composta tutta da candidati dichiaratamente di  sinistra. Il batti e ribatti è durato parecchio ma, poi, alla fine,  grazie anche alla presenza di Pietro Fuda e della stessa segretaria politica del Pd, Maria Teresa Fragomeni che ha preso atto delle dichiarazioni del rappresentante di Sel auspicando che , magari con un comunicato da stilarsi al piu’ presto, venga ufficializzato che “Fattore Comune”  rimane a tutti gli effetti una espressione “politica” di Sel e non già una coalizione civica. Questione di lana caprina, qualcuno ha obiettato. Ma tant’e’, per salvare la coalizione si puo’ fare. Cio’ non toglie che qualche mal di pancia è rimasto ma certamente – almeno questa è l’opinione degli “esperti” – piu’ per le divergenze del recente passato  che per il fatto specifico. Nel corso dell’incontro c’è stato anche il tempo per parlare di due manifestazioni pubbliche che la coalizione ha intenzione di organizzare, la prima per il 25 aprile, la seconda per il 1° maggio.

Aristide Bava

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