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17:53:00 - 16 APRILE 2015

Sindacati pensionati: 'Governo taglia 102 mln al Sud'

Sindacati pensionati: 'Governo taglia 102 mln al Sud' -

"Ancora una volta i fatti ci danno ragione. Quello che avevamo previsto si è puntualmente verificato: il Governo Renzi ha tagliato 102 milioni di euro al mezzogiorno ed alla Calabria". E' quanto si afferma in un comunicato congiunto dei segretari generali di categoria Vladimiro Sacco (Spi Cgil), Cosimo Piscioneri (Fnp Cisl), Alfonso Cirasa (Uilp Uil) che chiedono un incontro al presidente della Regione e all'assessore ai Servizi sociali per discutere dell'intera questione. "Il piano nazionale - prosegue il comunicato - per i servizi di cura agli anziani non autosufficienti e all'infanzia, che doveva migliorare i servizi per dare risposte ai bisogni ed alla dignità delle persone più fragili del mezzogiorno Piano di Azione e Coesione (Pac),viene decurtato di una somma consistente per finanziare gli sgravi contributivi alle imprese. Dare dignità agli anziani costituisce non solo un comportamento di civiltà ma per altro darebbe la opportunità di lavoro a tante persone. Questo comportamento da' la conferma di come realmente il governo non abbia a cuore il lavoro dei giovani nel mezzogiorno sottovalutando che il welfare costruisce lavoro". "Siamo pertanto fortemente indignati di questo comportamento - proseguono i vertici sindacali dei pensionati - ulteriormente lesivo dei bisogni dei più deboli in una realtà già marginale e problematica come la Calabria. Ancora una volta, si tolgono risorse al Sud per finanziare decontribuzione alle imprese del Nord. Questo modo di agire crea ulteriore caos agendo a pochi giorni dalla presentazione dei progetti. Forse questo è il celato tentativo di non far utilizzare le risorse per poterle dirottare altrove? Per tali ragioni riteniamo urgente che le forze politiche e sociali calabresi si mobilitino per fare pressione sul governo affinché venga rivista questa scelta scellerata. La Regione insieme con le associazioni dei comuni debbono far sentire, con il necessario vigore, il senso della protesta nelle sedi istituzionalmente preposte".

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