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Processo 'Recupero-Bene Comune': le motivazioni

12:43:00 - 18 APRILE 2015

RECUPERO-BENE COMUNE, LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA: 'SIDERNO NELLE MANI DEI CLAN'

RECUPERO-BENE COMUNE, LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA: 'SIDERNO NELLE MANI DEI CLAN' -

Siderno sotto il pressante scacco dei clan. E' questo quanto emerge dalle oltre 500 pagine contenenti la morivazione della sentenza del processo "Recupero-Bene Comune". Il dibattimento che ha visto la condanna tra gli altri dell'ex sindaco Alessandra Figliomeni a 12 anni di reclusione e di uomini ritenuti ai vertici dei clan sidernesi. Il collegio del Tribunale di Locri, presidente Alfredo Sicuro, ha giudicato attendibili le dichiarazioni rese dai pentiti Giuseppe Costa e Domenico Oppedisano. I due collaboratori hanno, infatti, ripercorso attraverso le loro testimonianze le fasi dell'evoluzione della ndrangheta a Siderno e lo scontro tra i Commisso e i Costa. Grazie a Oppedisano e Costa è stato possibile, per gli inquirenti, ricostruire alleanze e dinamiche criminali. Salienti i passaggi relativi agli omicidi dei fratelli Salvatore e Agostino Salerno, assassinati ad un mese di distanza nel 2006. Capitolo a parte quello dedicato alla figura dell'ex amministratore di Siderno Alessandro Figliomeni. La cittadina della Locride sarebbe stata il centro assoluto degli affari dei clan sull'asse canadese. Toronto sarebbe stat, infatti, il punto di appoggio all'estero dei criminali sidernesi. Per i giudici del primo grado, pertanto, il quadro emerso dalle indagini che nel 2011 portarono all'arresto di 53 persone sarebbe chiaro e coerente. Adesso spetta agli avvocati della difesa decidere se presentare appello.
ALESSANDRA BEVILACQUA

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