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21:35:00 - 19 APRILE 2015

IMMIGRAZIONE: SOSPENDE LE ATTIVITA' ''NUOVA EVANGELIZZAZIONE'' DI LOCRI GUIDATA DA DON GIUSEPPE GIOVINAZZO

IMMIGRAZIONE: SOSPENDE LE ATTIVITA' ''NUOVA EVANGELIZZAZIONE'' DI LOCRI GUIDATA DA DON GIUSEPPE GIOVINAZZO -

L’associazione “Nuova Evangelizzazione”  onlus di Locri, guidata da don Giuseppe Giovinazzo, dopo quattro anni di servizio prestato per l’accoglienza ai migranti, soprattutto nei momenti di maggiore emergenza, sospende momentaneamente la propria attività. C’è l’esigenza di riorganizzare tale servizio, anche in considerazione del fatto che don Giovinazzo è stato di recente nominato dal vescovo di Locri-Gerace, S.E. monsignor Francesco Oliva, responsabile diocesano di Migrantes.

Oggi, parlare di aiuto alla vita significa confrontarsi con una serie di emergenze e problematiche difficili da decifrare e alle quali a volte appare faticoso dare una risposta, seppur provvisoria, soprattutto per quanto riguarda lo sbarco di clandestini che sempre più numerosi si ripetono quasi ogni giorno nelle coste della nostra terra di Calabria. L’associazione “Nuova Evangelizzazione” onlus di Locri, lo ha fatto in uno stile di grande solidarietà, con grandi disagi, sempre con il generoso contributo dei volontari. Un servizio instancabile, 24 ore su 24, che ha richiesto tanta forza e coraggio; e le risorse economiche, sempre esigue, erogate dagli enti pubblici, venivano accreditate molto spesso con notevole ritardo. Come fa notare don Giuseppe Giovinazzo, “Spesso abbiamo anticipato di tasca nostra per non venir meno allo spirito cristiano che ci dice qualunque cosa hai fatto al fratello più piccolo l’hai fatta a me. Rispondere con prontezza alla richiesta delle Istituzioni nell’emergenza –spiega ancora don Giuseppe- ha significato per noi, dover far fronte alle necessità degli immigrati mettendo tutta la nostra buona volontà, perché al primo posto venisse considerata la persona e i suoi fondamentali ed inalienabili diritti. Lo abbiamo fatto iscrivendo la maggior parte di loro alla scuola, per l’alfabetizzazione primaria e per il conseguimento della licenza media; lo abbiamo fatto inserendoli nel mondo ludico dello sport e facendoli partecipare a tornei di calcio e feste preparate per loro. Lo sappiamo –spiega ancora il sacerdote- per molti di loro il nostro territorio è solo di transito, le loro mete sono altre, per questo alcuni, non avendo la pazienza di aspettare un permesso o una formazione scolastica, si sono allontanati per cercare altrove un futuro di speranza o per ricongiungersi ai loro familiari che si trovano nel nord Europa”.

Don Giuseppe non nasconde le varie difficoltà incontrate: “E’ importante il dialogo ed il confronto continuo con le Istituzioni, anche se spesso abbiamo sperimentato resistenze, disapprovazioni e lentezze burocratiche che non ci hanno consentito di adeguare tutto al meglio. Per queste lentezze burocratiche abbiamo anche perso un Contributo Regionale che ci permetteva di adeguare al meglio la nostra piccola struttura. Noi, in questo particolare momento, intendiamo fare un passo in avanti, sempre nello stile del volontariato gratuito. Dunque, non grandi strutture elaborate, ma una piccola casa in stile familiare là dove i ragazzi non si sentano numeri, bensì persone. Per questo, circa un mese fa, ho inoltrato io stesso richiesta alle Istituzioni preposte perché i pochi ragazzi presenti potessero essere trasferiti in altra struttura, onde poter avere la possibilità, in questo tempo, di lavorare in sinergia con la pastorale Migrantes della Diocesi per riorganizzare meglio la nostra piccola struttura o individuarne un'altra, onde rispondere sempre meglio alle tante emergenze di accoglienza”.

Locri 19 aprile 2015

L’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali

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