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Gioiosa J.: Protesta dei migranti dello Sprar

18:39:00 - 20 APRILE 2015

GIOIOSA JONICA, PROTESTANO I MIGRANTI DEL PROGETTO SPRAR: 'VOGLIAMO ANDARE VIA'

GIOIOSA JONICA, PROTESTANO I MIGRANTI DEL PROGETTO SPRAR: 'VOGLIAMO ANDARE VIA' -

"Protestiamo perché quello che ci danno non è un trattamento umanitario, aspettiamo da mesi i documenti che non arrivano". A dichiararlo è uno degli ospiti dello Sprar di Gioiosa Jonica che questo pomeriggio, insieme ad altre decine di migranti, ha deciso di scendere in strada  per protestare contro le condizioni in cui i richiedenti asilo da mesi sarebbero costretti a vivere. Il gruppo per diverse ore ha occupato pacificamente alcune delle zone centrali del piccolo centro locrideo e che solo dopo l'intervento delle forze dell'ordine ha deciso di lasciare le strade e continuare il sit-in nella centralissima piazza gioiosana, il salotto di una città che fino a oggi non si era mai trovata nella condizione di aver a che fare con tali problematica. "Non eravamo intenzionati a fare alcuna azione violenta, raccontano. Volevamo solo far conoscere le condizioni in cui viviamo". Gli extracomunitari lamentano precari trattamenti sanitari manifestando la volontà di lasciare la Calabria per dirigersi verso il Nord della Penisola. Sarebbe, quindi, questo il motivo principale per cui, valigia alla mano, sarebbero tutti pronti ad uscire dallo Sprar di Gioiosa Jonica. Una decisione che sarebbe, inoltre, stata presa anche per via dell'espulsione nelle scorse settimane di 4 richiedenti asilo dello stesso progetto. 
Fuggiti come tanti altri dalla propria terra d'origine, molti di loro raccontano di essere  arrivati a Lampedusa meno di un anno fa a bordo di un barcone. Un viaggio che, nei loro desideri, sarebbe dovuto servire per spalancare la porta di una nuova vita e che invece si è trasformato nella porta di servizio per un limbo, in cui l'attesa è il sentimento che fa da costante a quasi tutti i giorni. Dopo la protesta di oggi a Gioiosa Jonica, l'ennesima nel comprensorio, sembra ormai evidente che il sistema di accoglienza immigrati nella Locride sia una questione da dover affrontare con urgenza e non più procrastinabile.

ALESSANDRA BEVILACQUA

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