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21:30:00 - 26 APRILE 2015

L'ARCIVESCOVO CILIBERTI IL 25 APRILE HA PRESIEDUTO LE SACRE FUNZIONI ALLA MADONNA DELLO SCOGLIO

LO SCOGLIO, COME LOURDES E FATIMA LUOGO VISITATO DALLA MADONNA PER LA RICONCILIAZIONE CON DIO

L'ARCIVESCOVO CILIBERTI IL 25 APRILE HA PRESIEDUTO LE SACRE FUNZIONI ALLA MADONNA DELLO SCOGLIO -

Un 25 aprile all’insegna della preghiera e dell’alta spiritualità, a Santa Domenica di Placanica, presso l’Opera della Madonna dello Scoglio, fondata da Fratel Cosimo circa mezzo secolo fa. La straordinaria presenza dell’arcivescovo Antonio Ciliberti, venuto appositamente da Roma, per presiedere le sacre funzioni che caratterizzano i pomeriggi di preghiera del mercoledì e del sabato, allo Scoglio, ha sugellato, ancor di più, la splendida giornata di fede. Come sempre eloquente, sapiente e profondo, monsignor Ciliberti, che è stato il primo Vescovo ad avere sotto la propria cura pastorale l’opera mariana di Santa Domenica, che dalla giurisdizione della diocesi di Squillace era passata a quella di Locri – Gerace, ha espresso dei concetti e delle considerazioni molto importanti e profonde, durante la propria omelia. L’alto prelato ha, infatti, detto: “Lo Scoglio, come Lourdes e Fatima, è un luogo visitato dalla Madonna per favorire la riconciliazione delle anime con DIO ed è quindi dovere di ognuno l’impegno per perseguire e incarnare i valori che Ella ha testimoniato, nella propria vita, facendosi perfetta imitatrice di Cristo.” Proseguendo, l’arcivescovo emerito ha espresso: “Il caro Fratel Cosimo è lo strumento docile alla scuola di Maria per portare anime a Suo figlio Gesù". Giunto a Santa Domenica di Placanica, l’arcivescovo, ha visitato, manifestando grande apprezzamento, l’Opera fondata da Fratel Cosimo, accompagnato dal coordinatore generale, dottor Giuseppe Cavallo, da altri membri della comunità e del gruppo giovanile di apostolato e preghiera, “I testimoni del Santo Rosario”, fondato da Fratel Cosimo, e con la scorta di due agenti della Polizia di Stato, del Commissariato di Siderno. In passato, l’alto prelato, ha sempre viaggiato sotto scorta, per le sue nette, coraggiose e decise posizioni assunte, sia contro i sequestri di persona, che avvenivano con frequenza, nella Locride, al tempo in cui lui guidava la Diocesi, sia contro i gruppi di potere, di qualsiasi genere e natura, che si annidavano anche all’interno di realtà sociali, politiche ed ecclesiali. All’epoca furono esplosi diversi colpi di arma da fuoco contro l’episcopio locrese. Ritornando, comunque, alla visita di Santa Domenica, monsignor Ciliberti, dopo aver guidato la processione con il Santissimo Sacramento, al momento della concelebrazione eucaristica, era attorniato da diversi sacerdoti fra i quali: padre Rocco Spagnolo, superiore generale dei padri missionari dell’evangelizzazione, comunità fondata dal compianto padre Idà, in odore di santità; don Marius, parroco di Mirto – Donisi di Siderno; don Antonio Finocchiaro, con; padre Raffaele Vaccaro, assistente spirituale della comunità Madonna dello Scoglio. A conclusione dell’intenso pomeriggio di preghiera, fra l’entusiasmo delle migliaia di persone convenute all’incontro, da ogni regione, l’arcivescovo si è pure compiaciuto nel constatare che, come sempre, allo Scoglio, si notano interminabili file di persone, per le confessioni e ha dichiarato:  “L’opera Madonna dello Scoglio è molto importante per l’intera Chiesa e Fratel Cosimo è un docile strumento nelle mani di Dio per irradiare la Verità della Sua Parola”. Ora la comunità mariana di Santa Domenica si prepara ad accogliere almeno 50.000 pellegrini per la giornata più speciale e importante dell’anno, allo Scoglio, ovvero l’undici maggio in cui ricorre il 47° anniversario della prima apparizione della Madre di DIO a Fratel Cosimo. (La foto dell'abbraccio tra Fratel Cosimo e l'arcivescovo Ciliberti è di Albano Angilletta - Fotoreporter).

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