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16:34:00 - 30 APRILE 2015

VIOLAZIONE DI SIGILLI, ARRESTATO PROPRIETARIO DI EMITTENTE RADIOFONICA

VIOLAZIONE DI SIGILLI, ARRESTATO PROPRIETARIO DI EMITTENTE RADIOFONICA -

Nella giornata di ieri 29 aprile 2015 i Carabinieri della Stazione di Cotronei hanno tratto in arresto in flagranza di reato B.S. cl’ 59 per violazione di sigilli.

Il soggetto è proprietario\curatore di una piccola emittente radiofonica che ha sede nel centro silano e che irradia le proprie trasmissioni in tutto l’Alto Marchesato e nel Capoluogo Crotonese; nella giornata di lunedì 27 aprile i militari, unitamente a funzionari del Ministero dello Sviluppo - Settore reti e telecomunicazione, avevano posto i sigilli alle strumentazioni elettroniche della radio poiché le frequenze - 91.3 FM ed altre- erano di fatto occupate in assenza di qualsivoglia autorizzazione. In pratica si era accertato che l’emittente radiofonica trasmetteva in maniera del tutto abusiva, pur potendo apprezzare una qual certa professionalità nell’esercizio di tale attività in considerazione del palinsesto ben organizzato, comprensivo di una ricca offerta pubblicitaria e di un sito web molto strutturato con tanto di “App” da poter scaricare per gli smartphone. In relazione a questa situazione di irregolarità i Carabinieri avevano proceduto alla denuncia in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria Crotonese per il soggetto (che aveva subito identica segnalazione a metà degli anni 2000) ed erano stato posti i sigilli per il sequestro penale all’antenna ed alla strumentazione tecnica presenti all’interno dello studio della radio, che altro non era che una stanza dell’appartamento ove vive il soggetto con la propria compagna. Della strumentazione posta sotto sequestro, veniva nominato ai sensi di legge lo stesso proprietario in qualità di custode.

Ieri mattina il Maresciallo Comandante di Stazione, recandosi presso il proprio ufficio con la propria autovettura aveva modo di ascoltare che la radio continuava tranquillamente a trasmettere i propri programmi: per questo veniva organizzato ed eseguito immediatamente un controllo nell’abitazione in questione, appurando che le trasmissioni erano ovviamente in onda grazie alla strumentazione posta sotto sequestro, per le quali erano stati quindi violati i sigilli.

B.S. veniva quindi tratto in arresto in flagranza di reato in relazione all’art. 349 del Codice Penale (violazione di sigilli) e la strumentazione veniva definitivamente prelevata e posta in carico sotto sequestro penale presso la locale Stazione Carabinieri.

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