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12:45:00 - 13 MAGGIO 2015

COSENZA:UCCISE LA MADRE PERCHE' LO SGRIDAVA TROPPO, ARRESTATO 17ENNE

COSENZA:UCCISE LA MADRE PERCHE' LO SGRIDAVA TROPPO, ARRESTATO 17ENNE -

E' stato il figlio 17enne ad uccidere, il primo aprile scorso, la madre Patrizia Schettini 53 anni, insegnante di musica. In un primo momento la morte era stata attribuita ad un incidente. La donna era stata, infatti, trovata riversa ai piedi delle scale che conducono alla villetta dove abitava con marito e due figli. Dall'autopsia, però, sono emersi segni di strangolamento. Visto che sulla porta d'ingresso dell'abitazione e sulle finestre non c'erano segni di effrazione e che il diciassettenne era l'unica persona in casa al momento della morte, i sospetti si erano fin da subito indirizzati sul giovane. Il ragazzo nei giorni scorsi è stato sentito dai magistrati della Procura dei minorenni di Catanzaro ai quali avrebbe detto di avere spinto dalle scale la mamma perché lo sgridava. Una tesi, tuttavia, non creduta dai magistrati che gli contestano l'omicidio volontario. La donna, da quanto emerso, quella mattina stava facendo le pulizie di casa. Con lei c'era il figlio diciassettenne. Quello che è accaduto all'interno dell'abitazione a Colle degli Ulivi, Donnici, frazione di Cosenza, la polizia l'ha ricostruito ascoltando la testimonianza del ragazzo. Il giovane ha riferito che stava suonando al pianoforte e che la madre l'avrebbe sgridato. A quel punto si sarebbe scagliato contro di lei, in un momento di raptus e l'avrebbe spinta per le scale. L'insegnante ha sbattuto la testa, come è emerso dall’esame autoptico ed è morta all'istante. Il giovane ha poi chiamato il 118. Il diciassettenne, una settimana dopo la morte della donna si era fatto tatuare sul braccio la frase "Nemmeno la morte ci potrà separare, ti amo mamma". Solo una messinscena per i magistrati che non gli hanno evitato il carcere. Al ragazzo, che era stato adottato insieme al fratello di poco più grande, ora maggiorenne,  viene contestata anche l'aggravante dei futili motivi. Il giovane è stato portato nel carcere minorile di Catanzaro.

ALESSANDRA BEVILACQUA

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