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09:31:00 - 15 MAGGIO 2015

SCUOLA, DELRIO: 'IN CALABRIA CANTIERI FERMI PER INERZIA'

SCUOLA, DELRIO: 'IN CALABRIA CANTIERI FERMI PER INERZIA' -

Delrio che ha spiegato "gli interventi non sono bloccati per mancanza di risorse ma per mancanza di presidio amministrativo, serve maggior disciplina amministrativa, bisogna far capire che azionista non è assessore ma studenti". La task force finora ha esaminato un campione di 397 interventi su un totale di 9.900 nelle tre regioni.

"Si rafforza quindi la collaborazione che il Governo ha avviato con le Regioni, le Province e i Comuni per rendere più sicure e migliori le scuole che ospitano alunni ed alunne italiani" si legge in una nota del Mit. "I bracci operativi che sono stati messi a disposizione sono la Struttura di Missione per l'edilizia scolastica istituita presso la Presidenza del Consiglio e le Task Force per l'Edilizia scolastica nate dalla collaborazione tra l'Agenzia per la Coesione Territoriale e le Regioni. Durante un incontro di lavoro e di coordinamento tenuto questa mattina al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, presieduto dal Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, si è fatto il punto specifico del primo anno di lavoro della Task Force per l'Edilizia scolastica.

Erano presenti il direttore dell'Agenzia per la Coesione Maria Ludovica Agrò e il capo della Struttura di missione Edilizia Scolastica presso la Presidenza del Consiglio, Laura Galimberti e, per il Miur, il direttore generale per l'Edilizia scolastica Simona Montesarchio. Hanno partecipato i rappresentanti delle Regioni già coinvolte nel progetto (Calabria, Campania e Sicilia) e quelle candidate per l'allargamento dell'operazione nelle prossime settimane (Basilicata, Lazio, Lombardia e Puglia)".

Le altre criticità maggiori sono carenze del progetto, problemi con i finanziamenti e le autorizzazioni. Il direttore dell'Agenzia per la coesione, Ludovica Agrò, ha spiegato che "non si tratta di una brutta notizia perché si può lavorare per sbloccare queste situazioni, serve supporto e progettualità". Commentando il lavoro della Task force il ministro ha sottolineato che "abbiamo visto delle situazioni pessime, serve un salto di qualità, le risorse finanziarie ci sono. Vogliamo realizzare quello che serve a questo paese: scuole belle e sicure e, quando serve, anche nuove".

"Il governo ha indicato la scuola come priorità e, in questo caso, l'edilizia scolastica perché ci sono situazioni di emergenza da sbloccare - ha detto ancora il Ministro Delrio - Non è possibile che ci siano progetti fermi da anni. Per questo affianchiamo alle scuole strutture di accompagnamento e presidio per contribuire a sbloccare l'attuazione dei progetti insieme alle istituzioni coinvolte".

"Il lavoro che si sta svolgendo è molto importante - ha affermato il Sottosegretario De Vincenti - e l'opera delle task force dimostra che il problema principale non sono le risorse, bensì la capacità di tradurle in opere concrete. Questa è la strada giusta da seguire".

"Le Task Force - si legge nella nota del Mit -sono costituite da tecnici dell'Agenzia per la Coesione Territoriale, delle amministrazioni regionali e da professionisti esterni, giovani selezionati sulla base delle competenze e motivazione. Il loro obiettivo è di contribuire all'accelerazione dell'attuazione di interventi già finanziati, affiancando gli enti attuatori e presidiando i progetti fino alla piena fruibilità delle opere da parte degli studenti e degli insegnanti. Gli investimenti attivi di edilizia scolastica nelle tre regioni dov'è stata già attivata la Task Force Edilizia Scolastica sono pari a 2,3 Miliardi di euro, di cui 567,6 milioni di euro in Calabria, 842,6 in Campania e 839 in Sicilia. I 2,3 Miliardi coprono 9.936 interventi e provengono da una pluralità di fonti di finanziamento. Nel primo anno di lavoro i sopralluoghi effettuati dalle Task Force hanno interessato 397 interventi, per un investimento pari a 250,66 Milioni di euro. Nei progetti che sono stati oggetto di sopralluogo le criticità riscontrate sono ascrivibili nel 62,5% dei casi a inadeguatezza tecnica o inerzia, in alcuni casi entrambe, da parte dei tanti soggetti coinvolti nel concretizzare le opere, a livello degli enti attuatori e degli enti regionali e statali responsabili per le varie autorizzazioni richieste e per il trasferimento delle risorse".

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