NEWS

13:18:00 - 20 MAGGIO 2015

CALCIO SCOMMESSE: 'AGGIUSTAVANO' LE PARTITE PER AFFARI MILIONARI. 33 SQUADRE COINVOLTE, 50 ARRESTI E 27 INDAGATI

CALCIO SCOMMESSE: 'AGGIUSTAVANO' LE PARTITE PER AFFARI MILIONARI. 33 SQUADRE COINVOLTE, 50 ARRESTI E 27 INDAGATI -

Si estende a macchia d’ olio la bufera giudiziaria che ha investito il modo del calcio: è partita dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, l’ operazione che ha coinvolto 20 club in tutta Italia. Partite truccate e affari milionari, questa volta nel mirino della Polizia di Stato, coordinata dalla Dda catanzarese, sono finite Serie D e Lega Pro, con 50 arresti e 27 persone indagate.

Dalle intercettazioni effettuate dagli inquirenti sul clan Iannazzo è partita un’ inchiesta sulle scommesse truccate:  grazie ‘all’ assise inconsapevole’ dell’ imprenditore lamentino, Pietro Iannazzo,  ex direttore sportivo della giallo rossa Sambiase, parente del boss Vincenzino Iannazzo arrestato giovedì scorso con tutto il suo clan. Gli inquirenti sono risaliti ad un vero e proprio sistema di frodi sportive,  in manette sono finite 50 persone e 27 gli indagati. Coinvolti presidenti, dirigenti, e calciatori di 33 squadre  imputati a vario titolo di associazione mafiosa, frode sportiva e truffa.

‘Dirty soccer’ letteralmente, calcio sporco, è il nome dato dagli inquirenti all’ operazione di ieri sulle frodi sportive, il procuratore antimafia di Catanzaro, Vincenzo Lombardo,  durante la conferenza stampa ha parlato di due gruppi criminali distinti, uniti per lucrare sulle partite ‘aggiustate’. Dal primo gruppo emergerebbero nomi da Pietro Iannazzo al presidente del Neapolis, Mario Moxedano, al direttore sportivo dello stesso Team di serie D, Antonio Ciccarone.

L’ altro gruppo criminale, secondo gli inquirenti, si sarebbe occupato di Lega Pro, con professionisti distribuiti in tutta la penisola: da Trento ad Agrigento, con a capo Fabio Di Lauro, orinario di Paola ma da tempo residente a Rimini.

Un inchiesta clamorosa, partita – secondo gli inquirenti- da Catanzaro e Lamezia Terme, estesa in diversi paesi europei, con oltre 10 mila intercettazioni’ che potrebbe ora, avere ripercussioni sulle classifiche dei diversi campionati. Nel mirino della Guardia di Finanza è finito, anche, l’ accordo tra Mediaset e Sky per l’ assegnazione dei diritti tv per il triennio 2015/ 18: per loro, l’ accusa è di aver escluso la concorrenza attraverso intese illecite.

Piera Galluzzo

« ARCHIVIO