Venerdì 12 giugno 2015 – h. 20.30
CASA DEL CINEMA-CINETECA DELLA CALABRIA
SCARFORD PRODUZIONI / LA MONGOLFIERA-EDIZIONI e SPETTACOLI
SALA ARCA ENEL
P.ZA MATTEOTTI-CATANZARO
BOMB! Burning Fantasy
docufilm
La poesia-vita del poeta della Beat Generation
Gregory Corso
sarà presente il regista
Matteo Scarfò
Dopo l’anteprima del 4 giugno allo storico FILMSTUDIO di Roma, con grande successo di pubblico e di stampa (Repubblica.it, Corriere della Sera, Il Manifesto, Hollywood Party, Radio Città Futura, Radio Onda Rossa, Il Quodidiano del Sud, Il Garantista, Gazzetta del Sud e altri), venerdì 12 giugno, la Cineteca della Calabria e la Casa del Cinema di Catanzaro presentano “Bomb! Burning Fantasy” (Italia 2014, durata 68', ScarFord Produzioni e Mongolfiera Editrice-Spettacoli), docufilm di Matteo Scarfò dedicato alla vita di Gregory Corso, il grande poeta della Beat Generation morto a Roma nel 2001: un personaggio dalla vita travagliata, difficile e contrastata, eppure illuminata, nel buio profondo in cui è spesso caduto, dalla luce della sua poesia.
Gregory Corso è Nick Mancuso, attore italo-americano (Ticket to Heaven e Trappola in alto mare, ora in Italia per girare “The Lemon Grove” di Dale Hildebrand)che firma anche la sceneggiatura del film insieme a Matteo e Giovanni Scarfò.
Ray Abruzzo (Dynasty, The Practice, I Soprano, Boston Legal) nel ruolo del narratore, John Savage nel ruolo di se stesso e Elisabetta Pozzi( grandissima attrice di teatro) nel ruolo chiave di Percy B. Shelley, completano un cast davvero straordinario, perfettamente incastonato in un esperimento visivo ed emotivo che mescola stili e linguaggi, con il contributo di scenografie digitali e animazione 3D a cura di Roberto Stranges, e accompagnato dal progressive rock dei Nimby, giovane band calabrese e con la musica di Daniele D’Angelo e Lorenzo Sutton.
“Fare un docufilm su Gregory Corso” - dichiara il regista - “significa da una parte parlare di un personaggio 'profetico', dall’altra di un uomo terreno che ha vissuto i suoi molti travagli interiori e materiali con grande onestà intellettuale. Corso è sempre imprevedibile, impossibile da classificare: è fantasia in fiamme. Anche per questo Bomb!, che prende il titolo da una delle sue opere più famose, non è un biopic nel senso classico del termine, non segue una narrazione cronologica, ma si propone di rappresentare le suggestioni emotive di uno sguardo visionario capace di tradurre il suo mondo in parole di Poesia."