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18:04:00 - 13 GIUGNO 2015

SANITA': IL COMMISSARIO GIOFFRE' DA 'LINEAPERTA' DENUNCIA ANOMALIE NEI CONTI RISALENTI AL 2001

SANITA': IL COMMISSARIO GIOFFRE' DA 'LINEAPERTA' DENUNCIA ANOMALIE NEI CONTI RISALENTI AL 2001 -

In Calabria sanità fa quasi sempre coppia con precarietà. Precarietà del sistema, precarietà dei servizi, precarietà d'assistenza. Dal punto di vista sanitario il nostro è un territorio ferma ed immobile su se stesso e sui problemi che in tutti questi anni lo hanno condotto ad occupare gli ultimi posti di ogni qualsiasi classifica misurante l'efficenza. Basti pensare alla Locride, dove l'unico presidio a difesa della salute di oltre 100mila utenti da anni vive uno stato di abbandono e di isolamento sempre più allarmante a causa delle carenze strutturali e di personale in tutti i reparti.  Inaugurato nell' ottobre del 1975, lascito di don Guido Candida, che lo fece costruire sui terreni di famiglia. Quarant' anni, e li dimostra.  Eppure una cosa è certa: questo territorio può fare a meno di tutto, ma non di certo dell'Ospedale. E questo sembra averlo capito bene anche il commissario ad acta per il rientro dal deficit sanitario Massimo Scura, che il 3 giugno scorso ha approvato, con massima soddisfazione del commissario dell'Asp di Rc Santo Gioffrè, il progetto di ristrutturazione e messa a norma  del Presidio ospedaliero locrese per un valore  di oltre 14 milioni di euro. Fondi che erano già stati annunciati in diretta telefonica da Sebi Romeo durante una puntata della Trasmissione Lineaperta. Ed è proprio dalle poltrone del noto salotto televisivo che, ieri sera, Santo Gioffrè ha parlato di quanto fatto in questi primi due mesi di lavoro. Il commissario dell'azienda sanitaria provinciale è tornato ad esprimere sconcerto per lo stato dei conti trovati. Non debiti nascosti sotto il tappeto,  ma  bensì  debiti gonfiati da fatture probabilmente anche inesistenti, in diversi casi già pagate. Ad emergere, addirittura,  casi di doppi e tripli pagamenti che, si spera, siano solo casi isolati. Le fatture da verificare ammonterebbero a 523 milioni di euro. Una situazione, certo, non facile da gestire soprattutto perchè "si protrae dal 2001" ha riferito Gioffrè. "Mentre altre Regioni sono uscite dal piano di rientro e hanno iniziato a investire nella sanità, il buco della sistema sanitario calabrese impedisce alla nostra Regione di progredire". In studio ieri a Lineaperta anche il neo riconfermato sindaco di Polistena Michele Tripodi che ha confermato quanto già annunciato nei giorni addietro in merito all'Ospedale 'Santa Maria degli Ungheresi' di Polistena, ovvero: "Siamo pronti alla mobilitazione totale". Come una doccia gelata si è, infatti, appreso di un provvedimento assunto dal Direttore Sanitario del presidio ospedaliero di Polistena, che annuncia una serie di iniziative di smantellamento dell’ospedale.  In tale provvedimento infatti si legge che, a causa di carenze di personale, viene meno la possibilità di garantire i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) per alcuni reparti dell’ospedale. Pediatria e Ostetricia, dove dal 1° luglio la Direzione Sanitaria ha previsto il blocco dei ricoveri e la chiusura del punto nascite; Rianimazione e Ortopedia dove dal 1° luglio saranno garantite solo le emergenze; ancora Psichiatria dove dal 1° luglio è previsto il blocco dei ricoveri per i TSO. Una disposizione, dunque, a dir poco sconcertante. Purtroppo questa situazione, certamente paradossale date le grandi potenzialità del Territorio, ha condotto la popolazione ad uno stato di vera prostrazione. Quando altro non si può, quando tutto è in bilico, quando non c’è tempo da perdere e niente può essere rimandato, si è in emergenza. Ed è lampante che la sanità rappresenta la vera emergenza dei calabresi.

ALESSANDRA BEVILACQUA

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